Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Il titolo originale "Rope" vuol dire "La corda" ed è un'allusione al modo in cui i due protagonisti hanno strangolato un loro amico e nascosto il cadavere in una cassapanca che rimane un segnale minaccioso lungo tutto il racconto. Il film è ricordato soprattutto per la prodezza tecnico-acrobatica di essere girato in una decina di piani sequenza che simulano una ripresa senza stacchi, sogno a cui sarebbero giunti molti anni dopo registi come il Sokurov di "Arca russa", girato effettivamente in un unico piano sequenza di novanta minuti. L'idea in sé è affascinante, ma conferisce alla pellicola un andamento piuttosto teatrale che gli impedisce di toccare le vette dell'arte hitchcockiana come aveva fatto con "Notorious" di un paio di anni prima. Di grande interesse tematico, con la trama che verte sulla folle idea di commettere un "delitto perfetto", il film rimane un esperimento coraggioso che può contare su un raffinato utilizzo del Technicolor e su un efficace ricorso al "real time" in cui si svolgono quasi tutte le scene, pur con qualche piccolo aggiustamento. James Stewart è alla sua prima collaborazione con Hitchcock ed è già l'icona di moralità e onestà che tutti conoscono; fra gli altri ci sono molte buone interpretazioni, in particolare quelle di John Dall e Farley Granger che interpretano i due assassini e che qui sono davvero convincenti: entrambi promettevano bene, ma avranno delle carriere successive alquanto deludenti (Dall sarà il protagonista de "La sanguinaria" e Granger reciterà ancora con Hitchcock in "Delitto per delitto" e con Visconti in "Senso", ma per il resto quasi solo film mediocri).
Voto 8/10
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