Regia di Lodovico Gasparini, Lello Arena vedi scheda film
Quanto è riuscito a farsi volere bene Lello Arena nella vita? Credo che la risposta si possa trovare nella visione di questa sua pellicola di cui è autore e in parte anche regista, insieme a Lodovico Gasparini che dopo questa ed un’altra esperienza si è dato alla televisione (per fortuna!). Tra i protagonisti di quello che viene definito un noir (di altri tempi e mondi, dico io) dalle sfumature thriller in cui un serial killer minaccia e uccide (senza drammaticità) gli artisti che decidono di prendere parte al “Primo Festival Nuova Napoli”, ci sono, oltre all’autore e regista, James Senese e niente poco di meno che Massimo Troisi, entrambi nei panni di loro stessi.
Per quanto l’idea di ambientare un thriller, con tanto di serial killer, a Napoli in questa chiave leggera e quasi goliardica, in cui il cattivo appare come una macchietta di se stesso, può risultare coraggiosa, la trama che si inerpica su una sceneggiatura claudicante che finisce per annoiare lo spettatore già dopo qualche scena, riuscendo a recuperarlo solo all’apparizione, breve, di Troisi che non perde mai un grammo della sua intensità e comicità.
Un film scialbo e lento, mai davvero divertente ne men che meno pauroso o angosciante, una pellicola che non ha potenziale e che si regge su situazioni che coinvolgono sempre e solo fino ad un certo punto. Interessante la locandina che richiama i film di genere dei tempi.
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