Regia di Giorgio Bianchi vedi scheda film
Scialbo seguito della Nonna Sabella, discreto successo dell'anno precedente firmato da Dino Risi. Il cast e i presupposti da cui muove la storia sono i medesimi e questo è positivo, ma alla lunga è lecito chiedersi quale fosse il reale motivo - oltre al classico 'battere il ferro finchè è caldo', insomma incassare ancora qualcosina sulla scia dell'exploit del primo capitolo - dietro questa modestissima pellicola. Scatenata come nel primo film, la Pica guida un manipolo di ottimi interpreti, con Peppino e Salvatori in primo piano (il simpatico e il belloccio) e la Koscina al loro fianco; sceneggiatura di Sandro Continenza, Ruggero Maccari e Sergio Martino che ricalca la girandola di gag, ma con un pizzico in meno di verve, del lavoro di Risi. Chiaramente non ci si potrebbe nè dovrebbe attendere molto di più di questo contenutissimo risultato; bonaria ironia sulla famiglia 'all'italiana' di quegli anni ed un lieto fine che accontenti tutti, in un en plein di buoni sentimenti. 4,5/10.
Per ereditare un terreno sotto cui giace il petrolio (e che i danarosi americani hanno già adocchiato), due coppie di novelli sposi ingaggiano una singolare competizione: la proprietà andrà infatti alla coppia che per prima sfornerà una bambina a cui sarà dato il nome della nonna, cioè Sabella.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta