Regia di Adolfo Arrieta vedi scheda film
"Le château de Pointilly" diretto nel 1972
da Adolfo Arrieta,devo dire che non
mi è dispiaciuto.
La storia racconta l'ossessione di una donna,
da bambina per il castello di Pointilly
e dove viene narrata da lei un ricordo d’infanzia,
un segreto,il tentativo di raggiungere il
luogo del desiderio,la sparizione e l’inganno.
Il Film è il 4° lavoro del regista Adolfo Arrieta
che realizza un cortometraggio sperimentale
dove utilizza rumori di ambiente della città,
e racconta la storia di una bambina che diventa
grande ossessionata dal Castello di Pointilly,
e dove la sua vita intorno a questo con i suoi
disegni inizialmente,mentre la presenza del padre
aleggia su di lei,e racconta che questo non le dava
fastidio.
Questo lavoro ha detto Arrieta che
"quell'epoca leggevo molto Sade,
ero completamente immerso nel mondo di Sade.
Per fare Le chateau de Pointilly mi ha ispirato molto
un libro che si chiama Eugénie de Franval".
Perciò ispirato da questo libro,si snoda che si vede la protagonista
interpretata da una intensa Françoise Lebrun,
in primo piano,che racconta questa vicenda,
e dove vediamo passare il suo passato
e il suo presente e che la figura del padre esce in molte parti
e nella sua vita è fondamentale perché
il suo arrivo in quel Castello è la fine nel
suo rapporto con lui in una malinconica
Città Francese in un suggestivo bianco e nero.
Il regista Adolfo Arrieta ha anche realizzato per
il Film il montaggio,la fotografia e produzione,
praticamente ha fatto tutto lui.
Nel Cast figurano anche Dyonis Mascolo e Xavier Grandes.
In conclusione un interessante cortometraggio
interessante che descrive bene il ricordo e
l'ossessione,e dove questa è la chiave per lei
della sua vita con il padre che praticamente
ha calcolato tutto della sua vita,anche la conclusione
del suo rapporto e si trascina in un finale malinconico.
Il mio voto: 6,5.
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