Paul Stanton (Dermot Mulroney), procuratore distrettuale di Santa Fe, e la moglie Diane (Diane Kruger) ricevono un duro colpo quando i medici comunicano che la loro figlia Chloe è affetta da una grave malattia degenerativa che le impedisce di respirare e che ha bisogno di un trapianto per sopravvivere. Poiché il sistema sanitario americano prevede un complesso iter burocratico e le condizioni di Chloe peggiorano di giorno in giorno, gli Stanton decidono di ricorrere al sottobosco criminale dei trapianti illegali, recandosi fino a Juarez, in Messico, alla ricerca di un dottore che potrebbe far al caso loro. Finiscono però con lo scontrarsi con la malavita locale, mettendo in pericolo anche la loro vita.
L’islandese Baltasar Kormákur sbarca in America e si vota all’ordinarietà televisiva. Ma questa è solo l’impressione iniziale, destinata a cadere mano a mano che il film si allontana dalla premessa a base di elementi da fiction ospedaliera e di legal thriller, per addentrarsi nelle viscere di un’atroce realtà. Dopo Maria Full of Grace di Joshua Marston, riguardante lo sfruttamento… leggi tutto
Storia drammatica con il tetro sfondo di turpi commerci di organi a danno di un’infanzia da terzo mondo sempre piu’ allo sbando per favorire quella privilegiata di una societa’ che puo’ pagare e comprarsi ormai tutto, dato che ormai tutto ha un prezzo, un valore di scambio. Anche un polmone, un rene o quant’altro. L’esordio americano del promettente regista islandese Baltasar… leggi tutto
Il Katla, vulcano sub-glaciale del sud dell'Islanda la cui caldera è interamente ricoperta dal ghiacciaio Mýrdalsjökull (in alcuni punti spesso anche più di mezzo chilometro), erutta…
Il titolo scelto per l’edizione italiana è fin troppo esplicito, ovvero fin dall’inizio non si può fare a meno che aspettare questa fantomatica tragica scelta che a tutti gli effetti è il vero e proprio fulcro portante di tutto il film.
Intorno non c’è molto di veramente riuscito, ma in ogni caso rimane un prodotto che non si dimentica soprattutto per il sopracitato colpo di scena…
Storia drammatica con il tetro sfondo di turpi commerci di organi a danno di un’infanzia da terzo mondo sempre piu’ allo sbando per favorire quella privilegiata di una societa’ che puo’ pagare e comprarsi ormai tutto, dato che ormai tutto ha un prezzo, un valore di scambio. Anche un polmone, un rene o quant’altro. L’esordio americano del promettente regista islandese Baltasar…
"Se diventerò famoso, voglio che sia per qualcosa di cui vado fiero" è la più che apprezzabile dichiarazione d'intenti di Baltasar Kormákur Samper e, per come la vedo io, questo Inhale (una scelta, a dir poco, pazzesca) va decisamente in quella direzione. Il regista islandese affronta, coraggiosamente, un argomento estremamente difficile e scabroso come quello del traffico (illegale o…
L’islandese Baltasar Kormákur sbarca in America e si vota all’ordinarietà televisiva. Ma questa è solo l’impressione iniziale, destinata a cadere mano a mano che il film si allontana dalla premessa a base di elementi da fiction ospedaliera e di legal thriller, per addentrarsi nelle viscere di un’atroce realtà. Dopo Maria Full of Grace di Joshua Marston, riguardante lo sfruttamento…
Per Gautama l'incontro con la malattia - al pari di quello con la vecchiaia e la morte - fu decisivo per la comprensione dell'esistenza della sofferenza dell'umanità. Anche per il cinema, spesso, le cose van così e…
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