Regia di John Dower vedi scheda film
Documentario gossiparo, polemico, approssimativo e noioso. Tenta anche degli agganci tra la musica e il clima socio-politico dell’epoca, ma l’impressione che lascia è perloppiù negativa. Tutto viene fatto ruotare attorno al binomio Oasis-Blur e alla loro presunta lotta fratricida, in realtà una diatriba soprattutto mediatica, montata per riprodurre artatamente un “conflitto” simile a quello che intercorse tra Beatles-Rolling Stones trent’anni prima e vendere un po’ di giornali. Difatti ogni due minuti sono Albarn o i fratelli Gallagher ad apparire in tutta la loro spocchia per dichiarare…be'...nulla di intelligente! Molti altri artisti della scena brit-pop si preferisce semplicemente trascurarli, tranne Pulp, Suede, Sleeper che vengono degnati di un minimo d’attenzione. Massive Attack e Portishead, invece, non andavano proprio tirati in ballo, perché c’entrano come i cavoli a merenda. Solo nei brevi momenti in cui la parola passa ad un giornalista di NME si intuisce ciò che questo documentario sarebbe potuto essere. Occasione mancata.
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