Regia di Dino Hobbes Cecchini vedi scheda film
Ero curioso di vedere un film prodotto nell’ambito della Repubblica di Salò, e quindi nella divisione fittizia che Mussolini creò e di breve durata, ma che fruttò una violenza estrema, cercando anche la via del cinema, che populisticamente poteva aiutare a portare consenso al regime, ancorato su una forzatura che sapeva di irreale. Il film in sé stesso non si distacca dal cinema dei telefoni bianchi, la trama della commedia si regge su un argomento molto fievole e banale, quasi teatrale. Vederlo oggi risulta molto datato, e con interpretazioni di maniera, attori che avevano il mestiere nelle vene, ma logorato da uno stile vecchio già allora, figuriamoci oggi. C’è la presenza di una cantante lirica, Toti del Monte, ridotta al ruolo di una cuoca che canticchia romanze o cose del genere durante la preparazione dei cibi, vuole essere simpatica, ma la cose le riesce a stentoni.
commedia sorpassata
non ha fatto un gran che
di maniera
anche per lei niente di positovo
apparire in questpo ruolo forse le ha nuocioto alla sua credibilità
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