Regia di Stuart Hazeldine vedi scheda film
Exam (2009): locandina
“Otto candidati sono in lizza per un prestigioso posto di lavoro. Sono i migliori, quelli che hanno superato tutte le precedenti fasi eliminatorie. Resta soltanto l'ultima prova: un esame scritto. Hanno ottanta minuti di tempo per risolvere un singolo quesito. Il problema più difficile, però, non è trovare la risposta: è trovare la domanda. Il foglio che dovrebbe contenere la traccia è, infatti, una pagina bianca”.
L’opera prima del britannico Stuart Hazeldine non è così geniale come il soggetto vorrebbe far credere.
I primi minuti coinvolgono parecchio e la ricerca della domanda “invisibile” sembra inizialmente molto interessante. Purtroppo le sorprese finiscono subito e tutto il resto del film è abbastanza sterile.
I personaggi sono odiosi e mai interessanti, il ritmo latita e la tensione non si fa mai sentire.
La storia del virus è solamente abbozzata e non funziona, mentre il twist finale non soddisfa minimamente le aspettative.
Un thrillerino low budjet che non credo arriverà mai in Italia, e per il quale non vale la pena sorbirsi i sottotitoli.
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