Regia di Jean-Marc Moutout vedi scheda film
L’ennesima perfetta prestazione attoriale di Jean-Pierre Darroussin stenta a salvare un film che suscita promettenti aspettative, ma delude nel suo lento svolgimento. Una mattina come tutte le altre, Paul Wertret si reca nella banca in cui lavora e uccide a revolverate un suo superiore e un collega. In attesa dell’intervento delle inevitabili forze speciali, si rinchiude nel suo ufficio e ripercorre gli eventi che lo hanno portato ad un gesto che non offre alcuna via d’uscita. Il film pecca di “attualismo”: le banche, le speculazioni, la crisi. Tutto già visto. A lato, c’è la crisi esistenziale di un cinquantenne padre di famiglia, chiuso, cupo, un Jean-Pierre Darroussin che si offre generosamente alla macchina da presa, ma non si lascia penetrare. La noia è dietro l’angolo. Tre stelle solo per la capacità di Jean-Pierre Darroussin di risollevare un film tutto sommato trascurabile.
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