Regia di Kevin Tancharoen vedi scheda film
Se, come Waltz in Carnage, credete nel Dio del Massacro, Glee the 3D Concert Movie tirerà fuori il peggio di voi e se non ci credete, il profluvio di buonismo e storie edificanti rischierà seriamente di convertirvi. Diceva il grande e cinico fumettista Harvey Pekar all’amico Toby Radloff, nel film American Splendor, che i protagonisti di La rivincita dei nerds non erano come loro, veri dropout, ma ragazzi con benestanti famiglie alle spalle e iscritti al college. Similmente i “loser” intervistati tra un numero musicale e l’altro di Glee the 3D Concert Movie - un giovane nero omosessuale, una cheerleader nana e una ragazza affetta da sindrome di Asperger – sono tutti appartenenti a una fascia economica che sembra lontana dalla crisi economica americana e si identifica in ballerini in larghissima parte attraenti. Fa quindi una certa impressione sentirli raccontare come Glee (la serie), abbia cambiato la loro vita, del resto però non si entra per caso a vedere questo concerto. Si tratta di un evento organizzato per la comunità dei fan di Glee e costruito in modo che si riconoscano in queste storie a lieto fine, godano dei numeri di ballo ed escano dal cinema con la sensazione di aver partecipato a un rito collettivo con 25 canzoni, da Don’t Stop Believin’ a Somebody to Love, e un 3D poco sfruttato. Dalle reazioni il pubblico pare soddisfatto e chi siamo noi per giudicare le altrui forme d’aggregazione?
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