Regia di Jack Sholder vedi scheda film
Cinque anni dopo i fatti raccontati nel primo Nightmare, la casa di Elm Street 1482 è di nuovo abitata, da una famiglia di quattro persone. Tra esse c'è Jesse, un adolescente che ben presto diventa vittima di terrificanti incubi. Ne mette a conoscenza l'amica Lisa, la quale, innamorata di lui, tenta di saperne di più per aiutarlo. Freddy Krueger, frattanto, si manifesta al ripetutamente, al ragazzo, finchè prende possesso del suo corpo, giungendo a manovarlo per compiere atti di sangue. La situazione precipita, ma Lisa intuisce come arginare la potenza di Freddy. Secondo episodio della serie dedicata a Freddy Krueger, non raggiunge il livello del prequel, ma non è da buttar via. Per una maggior comprensione degli eventi è comunque necessario aver visto Nightmare, poichè gli approfondimenti circa la storia del mostro sono ridotti al minimo. Freddy, assassino di bambini e successivamente vittima di giustizia fai-da-te, torna tra le eleganti case della serena cittadina di Springwood per seminare morte tra gli abitanti, preferendo gli adolescenti, solari ragazzotti, i quali dividono il loro impegno tra svaghi, sport, studio ed amori giovanili. Quasi invidioso di questa "felice normalità", il mostro porta a termine efferati delitti, la cui colpa ricade inizialmente sul povero Jesse, incapace di opporsi al dominio di Freddy, e creduto, a torto, folle o schiavo della droga. E' la giovane, innocente Lisa, anche grazie all'aiuto di Nancy - co-protagonista del precedente episodio - della quale ritrova il diario, a scoprire che le armi per sconfiggerlo sono l'incredulità, l'amore, il non temerlo. Lisa riesce dunque a salvare Jesse, ma Freddy Krueger ritornerà. Classica l'impostazione della sceneggiatura, che descrive il mostro prendere potenza fino ad uno scontro finale non particolarmente entusiasmante. E' rilevante in questo episodio il costante riferimento al calore ed al fuoco, i quali elevarsi e divampare, attestano l'inquietante presenza del "cattivo". Buoni gli effetti speciali, molto "artigianali", ed evocativa l'ambientazione anni '80. Nulla da dire circa la recitazione. Tra le sequenze più interessanti, quella introduttiva, che mostra, simbolicamente, alcuni giovani di Springwood essere trascinati da Freddy in una sorta d'inferno, e quella che mostra le devastazioni e la strage di adolescenti durante un "pool party". Un horror divertente e coinvolgente - non manca l'occasione per fare qualche sobbalzo - ma non in grado di sostenere il confronto con il predecessore.
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