Una promettente ballerina di fila sostituisce per un giorno la capricciosa étoile, ottenendo un grande successo. La sua ascesa però, viene frenata dall’improvvisa morte del suo maestro e pigmalione. Sboccia nel frattempo l'amore con un giornalista che le chiederà di abbandonare la carriera. Lei sceglierà la danza.
Note
Rimaneggiato più volte, un film di mediocre banalità. Si segnala per la presenza come aiuto regista di un giovane Mario Monicelli (rimasto assai deluso dall'esperienza professionale con Machaty).
Il film non è banale quanto sembra; la protagonista sfida, in pieno fascismo, la mentalità familistica della buona borghesia e resiste al ricatto amoroso, rivendicando la liceità di una scelta professionale molto seria, che si opponeva al maschilismo muscolare che nessuno pubblicamente osava mettere in dubbio.
Dal punto di vista della sceneggiatura il film non si può dire riuscito, dal momento che il contenuto rimane sempre un po' sfocato. Probabilmente l'obiettivo era narrare gli amori giusti e sbagliati di una compagnia di ballerine, e forse comporre un discorso sul conflitto tra amore e professione, e su amore futile e amore vero. Però il ricamo si sfilaccia e non riesce a formare un… leggi tutto
L'ascesa artistica di una giovane ballerina, Fanny, subisce un'impennata quando la fortuna di una diva capricciosa incontra il declino; ma presto Fanny si trova di fronte a una scelta importantissima, quella tra la carriera e l'amore per Mario.
L'unica ragione per cui questa modestissima commedia girata in Italia dal ceco Gustav Machaty viene ancora oggi ricordata, è cosa nota,… leggi tutto
L'ascesa artistica di una giovane ballerina, Fanny, subisce un'impennata quando la fortuna di una diva capricciosa incontra il declino; ma presto Fanny si trova di fronte a una scelta importantissima, quella tra la carriera e l'amore per Mario.
L'unica ragione per cui questa modestissima commedia girata in Italia dal ceco Gustav Machaty viene ancora oggi ricordata, è cosa nota,…
Dal punto di vista della sceneggiatura il film non si può dire riuscito, dal momento che il contenuto rimane sempre un po' sfocato. Probabilmente l'obiettivo era narrare gli amori giusti e sbagliati di una compagnia di ballerine, e forse comporre un discorso sul conflitto tra amore e professione, e su amore futile e amore vero. Però il ricamo si sfilaccia e non riesce a formare un…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (3) vedi tutti
Il film non è banale quanto sembra; la protagonista sfida, in pieno fascismo, la mentalità familistica della buona borghesia e resiste al ricatto amoroso, rivendicando la liceità di una scelta professionale molto seria, che si opponeva al maschilismo muscolare che nessuno pubblicamente osava mettere in dubbio.
commento di laulillaAmoretti, speranze e delusioni di una compagnia di ballerine nell'Italia del 1936.
leggi la recensione completa di BalivernaNon sarebbe neanche malaccio ma ridonda di malinconico d'antan.voto.5.
commento di chribio1