Regia di Adrian Shergold vedi scheda film
Jane Austen terminò il romanzo che aveva intitolato"The Elliots" il 6 agosto 1816, quando la sua salute era già in condizioni precarie. Cominciò un nuovo romanzo che chiamò "The Brothers" nel gennaio 1817, ma dopo averne scritto dodici capitoli lo interruppe in marzo, probabilmente a causa della malattia che ebbe la meglio su di lei il 18 luglio 1817. Nel dicembre 1817 i fratelli Cassandra ed Henry cambiarono il titolo da "The Elliots" in "Persuasion" e lo pubblicarono insieme a "Northanger Abbey". Il romanzo in questione ha quindi la particolarità di essere l'ultimo completato da Jane Austen ed il primo in cui veniva rivelata l'identità dell'autrice, in una nota biografica di presentazione compilata dal fratello Henry.
E' doveroso precisare innanzitutto che si tratta di un TV-movie girato per la rete inglese ITV, ma la pellicola si rivela molto più dignitosa di tanti film pensati per il grande schermo. Il fatto che si tratti della riduzione di un grande romanzo di Jane Austen è indubbiamente un ottimo punto di partenza, ma la cura della realizzazione, della ricostruzione storica, il livello del cast, nel quale spicca la protagonista, vincitrice l'anno successivo di un Orso d'Argento e di un Golden Globe, l'attenta ed ispirata regia, la fotografia ed il ritmo della narrazione ne fanno un'opera di tutto rispetto.
Jane Austen prese le distanze dai romanzi sentimentali della fine del settecento anticipando con le sue opere il realismo ottocentesco, e questo approccio è percepibile nello stile narrativo della pellicola: i vestiti sono gualciti, le acconciature approssimative, i rumori dei passi, delle porte che cigolano e sbattono sono invadenti, quasi fastidiosi, e la protagonista è tutto meno che perfetta. Gli obiettivi degli strali della scrittrice sono evidenti: la vacuità delle convenzioni ereditate dal secolo precedente, lo smodato desiderio di scalata sociale e la totale dipendenza della donna da un matrimonio con un buon partito per assicurarsi una vita sicura e dignitosa.
La narrazione è vivace e dinamica, ed alterna momenti di tensione ed aspettativa ad altri molto più rarefatti nei quali le emozioni si stemperano in silenzi, sguardi e nel non detto. Ove possibile, gli esterni sono stati girati negli stessi luoghi descritti dalla Austen nel libro, cioè Bath e Lyme, e questo aggiunge indubbiamente fascino e concretezza alla vicenda.
Voto: 82/100
1815: Anne è la seconda di tre figlie di Sir Walter Elliot, un baronetto che ha dilapidato le proprie sostanze ed è ora costretto ad affittare la propria residenza a un ammiraglio. Si dà però il caso che la moglie di questi sia la sorella del capitano Wentworth, che otto anni prima era fidanzato con Anne, che era stata però convinta dalla sorella maggiore Elizabeth e da Lady Russell ad abbandonarlo perché non considerato un partito all'altezza della figlia di un nobile. Il ritorno del capitano, diventato molto ricco durante le guerre napoleoniche ed ora al centro delle attenzioni femminili anche per la sua bellezza, mette in grande subbuglio l'animo di Anne, che si chiede se egli le abbia perdonato l'affronto subito allora e se la fiamma del suo amore sia ancora viva.
Non molto: un po' di Schubert e di Mozart, niente di significativo.
Adrian Shergold dirige in modo soddisfacente, dando una versione corretta ma dinamica del libro della Austen, mantenendo alto l'interesse per tutta la vicenda.
Vincitrice di 10 premi, tra cui l'Orso d'Argento a Berlino ed il Golden Globe e 6 nomination per "La Felicità Porta Fortuna - Happy Go Lucky" del 2008, l'attrice si rivela un'ottima scelta: non bella, dimessa, schiva, eppure a momenti dotata di una certa sensualità, incarna in modo più che credibile la protagonista della vicenda, avvalendosi di una notevole mimica ed affidandosi più agli sguardi che non alle battute.
Interpreta Lady Russell, l'amica di famiglia che ha di fatto sostituito la madre nel ruolo di consigliere. Dotata di una bellezza antica e resistente alle ingiurie del tempo, l'attrice fornisce una prova che permette di gustare la sua classe innata.
Forse non altrettanto espressivo rispetto alla protagonista, interpreta però discretamente il ruolo del capitano Wentworth, uomo affascinante e buon partito oggetto di contesa femminile.
Odioso come da copione, è Sir Walter Elliot, baronetto spendaccione, fatuo e schiavo dei pregiudizi del tempo. Buona prova.
E' Elizabeth Elliot, sorella maggiore della protagonista e culo e camicia con il padre. Parte ininfluente.
Interpreta Mr. Shepherd, anche questa una parte marginale.
E' Mrs. Clay, la donna con la quale il padre di Anne potrebbe risposarsi. Poca gloria.
Attore già visto in molte produzioni, interpreta l'ammiraglio Croft, cognato del capitano Wentworth. Piccola parte ma significativ
E' la signora Croft, moglie dell'ammiraglio, una signora espansiva e di buon cuore.
E' Mary Musgrove, sorella minore di Anne sposata ed in attesa di un figlio. Interpreta la parte di una donna lagnosa, sciocca e un po' tonta, e lo fa molto bene.
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