Regia di Lucky McKee vedi scheda film
Chirs è un avvocato di provincia che un giorno, durante una battuta di caccia, trova una donna ridotta allo stato selvaggio. Dopo averla catturata con una rete, benché la donna sia assai pericolosa (in un attimo di distrazione gli stacca parte di un dito con un morso e se lo inghiotte) decide di imprigionarla in cantina e di presentarla alla moglie e alla prole per intraprendere insieme a loro un percorso che la riporti allo stato di civiltà.
The Woman avrebbe potuto svilupparsi come il solito film horror che vede una famiglia di ignari e innocenti soccombere di fronte alla belva cannibale venuta dal nulla. Più sottile invece - e più ambiziosa - l'operazione del regista Lucky McKee, il quale ci mostra una famiglia americana tutt'altro che innocente, ma (nella figura del capofamiglia misogino e del figlio a sua immagine) persa nella morbosa follia di crimini sensuali e sanguinolenti, appena celati da una placida tranquillità borghese di facciata. Insomma palese - e assolutamente riuscita - la messa in scena del regista che ci mostra che tra i cannibali e i rispettabili membri della società civile non vi è, quanto a morale, alcuna differenza. Ma per dare al film la medaglia che si merita bisogna aspettare il finale trucido, sanguinolento e imprevedibile, che non deluderà gli appassionati del cinema horror, soprattutto quelli dallo stomaco molto forte.
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