Regia di H.B. Halicki vedi scheda film
Seconda puntata della trilogia automobilistica di H.B. Halicki (soprannominato "The Car Crash King"), iniziata con "Gone in 60 Seconds" nel 1974 e completata con "Deadline Autotheft" nel 1983. Il qui presente episodio di mezzo è, per quanto attiene alla prima parte, un'insopportabile e auto-compiaciuta orgia di collisioni, tamponamenti, lamiere contorte e qualche esplosione, a scapito di vere e proprie corse e inseguimenti che costituivano invece, e giustamente, il nocciolo del primo film, di certo non privo di difetti ma tutto sommato adrenalinico e godibile. La seconda parte è pure peggio: una caduta di ritmo spaventosa e un festival di scene ridondanti, personaggi inutili, digressioni, tentativi comici fallimentari. H.B. Halicki interpreta in buona sostanza se medesimo, ma preferisce inventarsi il personaggio di Harlan Hollis. A parte che, per coerenza e per evitare confusione sull'asse realtà-finzione, se ti fai chiamare Harold Hollis, dovresti inventarti un titolo alternativo anche per "Gone in 60 Seconds" che invece viene continuamente e in varie forme citato, così com'è, ma lasciamo stare, è come sparare sulla Croce Rossa. Sorvoliamo che è meglio su regia, montaggio e musiche.
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