Regia di Martin Scorsese, Francis Ford Coppola, Woody Allen vedi scheda film
Un film, ma sono realmente tre diversi film. Do un giudizio ottimo su quelli di Scorsese e Allen, in linea con la loro produzione. il giudizio su quello di Coppola è francamente pessimo. Il primo episodio è di Scorsese, ed è notevole perchè mostra molto bene il clichè classico dell'artista di successo nell'età capitalista: malato di mente, visionario, capace di dire qualosa di significativo sicuramente ma anche infelicissimo. La donna che lo ispira è semplicemente "usa e getta", perchè di donne disposte ad apparire a fianco di un uomo famoso se ne trovano sempre a carrettate (ovviamente non tutte le donne sono così, sia chiaro); eppure la stessa donna è il caso fondamentale della tristezza dell'artista, ma perchè è uno squilibrato e quindi nell'amore trova la massima risonanza dei suoi squilibri, non per altro.
Il secondo episodio è di Coppola, e il giudizio è da 1/10. E' uno spot capitalista ripugnante (benchè io apprezzi il regista, eccome): una figlia che avrà un futuro disastrato per colpa dei genitori viene viziata oltremodo, come se tale apparenza ripaghi ogni sofferenza presente e futura. Dal punto di vista educativo il quadro è rivoltante, ma a suo modo è istruttivo. Infatti, in tante famiglie arricchitesi grazie al capitalismo addirittura appare normale questo connubio: pagare con un profondo disagio psicologico il proprio asservimento, umano e di carriera, al denaro, e insieme credere in modo delirante di poter compensare i disastri di tale proprio (e di coppia) conseguente disagio psichico tramite la profusione, sui figli, di balle e vizi di vario tipo. In realtà, come tutti sanno, far credere a un figlio di essere la miglior persona del mondo non aiuta il figlio stesso, che in realtà paga con la sua ansia (nel milgiore dei casi!) il fatto di essere venuto da una coppia di persone con tali disvalori morali, i quali non appaiono certo meno gravi se si crede di coprirli tramite l'eccellenza in professioni apprezzate da altri.
Il terzo episodio è di Allen, ed è un classico del suo repertorio: i problemi psicologici causati dalla madre (così importanti in generale come tema) condizionano un'intera vita, la rendono triste nonostante il successo economico e agli occhi degli altri (e qui si vede una netta superiorità rispetto all'episodio di Coppola).
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