Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
Le strade di New York per una volta tanto nel cinema di Scorsese non sono teatro del solito inferno metropolitano.Scorsese ha girato diversi film che hanno per protagonista la musica,veri e propri omaggi documentaristici.Qui siamo nel film di finzione,però partendo da un canovaccio da musical hollywoodiano racconta qualcosa d'altro.Nella prima parte l'anima del film è la musica(e nel finale la splendida,immortale canzone del titolo),quasi un omaggio alle orchestre anni 40 con parecchi brani di quell'epoca.Quasi un film che non sembra di Scorsese.Poi il regista dopo questa prima parte molto lineare racconta la storia d'amore tra il sassofonistaJimmy( De Niro),prigioniero dei suoi fantasmi, e la cantante Francine(Liza Minnelli).E racconta la loro carriera tra alti e bassi.L'inattesa notizia della gravidanza di lei getta una nuova luce inquietante sulla loro relazione.Amore o successo discografico?Questo il dilemma che non si riesce a risolvere, che innalza un muro di incomprensioni tra di loro e che determina la fine della loro relazione.E'questa la parte più risucita del film,caratterizzata dai duetti ad alta tensione emotiva tra De Niro e Minnelli che con la loro bravura tengono alta l'attenzione e la qualità cinematografica.Il problema è che lui è prigioniero dei propri fantasmi ,delle proprie insicurezze,della propria ansia di arrivare comunque.E quando ha il successo lì.a portata di mano non se la sente di buttare tutto alle ortiche.Precipitando nel baratro del dimenticatoio.Belle le ultime sequenze quando lui vede (o forse conosce) il figlio ormai cresciuto ,quando vengono portati in superficie tutti i sottintesi di una relazione stroncata sul più bello e forse senza neanche un perchè.Amore e successo non sono decisamente la stessa cosa.Forse nei loro ultimi sguardi c'è la volontà di continuare qualcosa,di riprendere in mano il filo che li lega.O forse no,nulla di tutto questo,si rimane nel dubbio....Gli scorci di New York sono magistralmente ricostruiti in studio.Mi hanno ricordato parecchio la Parigi incantevole ricostruita in studio per uno dei capolavori di WIlder,Irma la dolce.....
forse uno dei suoi film più riconciliati
ottimo
voce celestiale e brava come attrice
molto bravo
ok
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