Kotoko è una giovane madre che soffre di un disturbo insolito che le provoca disagio e un forte esaurimento nervoso: vede le persone divise in due, una negativa e una positiva. Gli unici momenti in cui la sua mente provata trova pace è quando canta: grazie al suono della sua voce il mondo torna a essere unico e con una sola prospettiva. Con il passare del tempo, il suo comportamento sempre più anomalo la porta ad essere accusata di abusi sul piccolo figlio che le viene per questo motivo tolto. Quando riesce a riottenerne la custodia, le visioni cominciano ad essere così intense da far prendere a tutto una piega inaspettata.
Shinya Tsukamoto ritorna, ed è ancora ossessione. Questa volta l'incubo si chiama amore, che se unito alla solitudine si legge come paura di perdere. La giovane Kotoko ha un bambino piccolo, di nome Daijiro, che deve allevare senza l'aiuto di un padre. Sarà forse per colmare quella lacuna, per completare la coppia rimasta a metà, che la ragazza vede tutte le persone sdoppiate: due figure… leggi tutto
Kotoko è una donna che soffre di allucinazioni: vede la stessa persona duplicata nella sua versione buona e in quella cattiva; la versione cattiva la attacca come se volesse disintegrarla. Tutto ciò le rende assai difficile crescere suo figlio, un bambino ancora piccolo.
Film del regista giapponese Shin'ya Tsukamoto: una riflessione su quanto sia difficile… leggi tutto
Hotoko è una ragazza psicopatica che ha tre difetti. Ha delle visioni che le fanno sdoppiare le persone, canta nenie insopportabili e ama passare il tempo tagliandosi i polsi. Ad onor del vero dopo averla sentita cantare anche lo spettatore tende a tagliarsi i polsi per solidarietà. C'è qualche riferimento metaforico ed una regia tutto sommato buona ma la sostanza è tutta qui, nella storia… leggi tutto
Kotoko è una donna che soffre di allucinazioni: vede la stessa persona duplicata nella sua versione buona e in quella cattiva; la versione cattiva la attacca come se volesse disintegrarla. Tutto ciò le rende assai difficile crescere suo figlio, un bambino ancora piccolo.
Film del regista giapponese Shin'ya Tsukamoto: una riflessione su quanto sia difficile…
Mancanti:
- Day & Night (2010)
- La commune (Paris, 1871) (2000)
- A Close Shave (1995)
- Marketa Lazarová (1967)
- Kiga Kaikyô (1965)
[lavori in corso]
Kotoko si apre sull’immagine in controluce di una graziosa bambina che balla dimenandosi divertita sulle note giocose di uno xilofono, in riva al mare. Stacco improvviso, la macchina da presa è colta da convulsioni frenetiche e sentiamo le urla angosciate e lancinanti di una donna fuori campo. La bambina non c’è più.
Bastano i pochi minuti di questo preambolo…
O.k, ormai l'avrete capito (o almeno l'avranno capito quei 4,5 che son così buoni da leggere le mie play). Io seguo poco il cinema mainstream, o comunque non amo parlarne. Non ha bisogno di niente, lo conoscono…
Qualche anno fa vidi il disturbante A Snake of June e il giudizio non mi sembra che sia da cambiare, nel senso che Tsukamoto è sempre un autore da seguire, anche se in questo Kotoko non ho visto quella maturazione, quei progressi indicati da altri, rispetto ai film precedenti. Qui sono disturbanti i continui atti di lesionismo e di autolesionismo compiuti dalla protagonista, come in A Snake of…
E' appena uscita la nuova edizione del Mereghetti, vera e propria Bibbia cinefila. Ecco quali sono gli 11 film a cui il nostro ha appioppato il massimo dei voti (cioè 4 stellette): e già lo so, alcune sono molto…
Hotoko è una ragazza psicopatica che ha tre difetti. Ha delle visioni che le fanno sdoppiare le persone, canta nenie insopportabili e ama passare il tempo tagliandosi i polsi. Ad onor del vero dopo averla sentita cantare anche lo spettatore tende a tagliarsi i polsi per solidarietà. C'è qualche riferimento metaforico ed una regia tutto sommato buona ma la sostanza è tutta qui, nella storia…
PURO VUOTO BIANCO. Così afferma la voice over della protagonista Kotoko proprio dopo il colpo di scena che trasfonde il film, inietta altro sangue nel suo tessuto organico e polisenso. E' un film complesso, originale, lampante. Impossibile - prorpio perchè apparentemente (nel senso di cio che appare, ciò che si vede) troppo possibile - districarsi tra le visioni (o visioni di visioni?) che…
Uno dei migliori film degli ultimi anni. La pellicola è un viaggio angoscioso nella mente, nello spirito e nel corpo della protagonista, l'esplorazione di una personalità complessa e dissociata dalla realtà. Kotoko è un lamento esistenziale, malessere di vivere, prigione eterna. La paura di perdere un figlio viene palesata perfettamente dall'interpretazione superlativa di Cocco ; il timore…
Kotoko: una donna tutta sola. Giovane, minuta ma attraente, single e con un figlio bellissimo da far crescere. E una sempre maggiore insicurezza nell’affrontare le incognite del futuro. Una fragilità che ad un certo punto sfocia, a puro livello mentale ma che presto si traduce in un grave disagio fisico, in uno sdoppiamento di immagini, che la donna pare percepire…
L’anima esulta, mai infranta nell’innocenza, trascurando le contaminazioni di menti inaridite. La vita spaccherà i giorni, offrirà odio, osserverà per vedere. Strapperà i resti dell’amore.
Kotoko, madre single del piccolo Daijiro, soffre continuamente di uno sdoppiamento della visione. Di qualsiasi persona con cui viene a contatto anche casualmente( un incontro per strada per esempio) vede una versione "buona" e una "cattiva" che cerca di attaccare lei e il suo bambino. E la sua è una lotta disperata contro la propria mente per l'incolumità del piccolo. Sospettata di abusi su…
Un film dolorosissimo. Incentrato tutto sull’artista Cocco sembra e forse lo è un esorcizzazione dal suo dolore, praticato da parte di Tsukamoto. Figura complessa lei nella vita e nel film mette in mostra una sensibilità atroce e durissima (i doppi, il lato buono e quello cattivo di ogni essere umano) che mina la fiducia nel prossimo. Il canto è la salvezza, forse spirituale perché…
Shinya Tsukamoto ritorna, ed è ancora ossessione. Questa volta l'incubo si chiama amore, che se unito alla solitudine si legge come paura di perdere. La giovane Kotoko ha un bambino piccolo, di nome Daijiro, che deve allevare senza l'aiuto di un padre. Sarà forse per colmare quella lacuna, per completare la coppia rimasta a metà, che la ragazza vede tutte le persone sdoppiate: due figure…
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