Regia di Nicholas Ray vedi scheda film
NICK'S MOVIES
"-Sei vuoi tirare fuori qualcosa da questa vita, mettici un po' di cuore!!
Cosa credi, che questa per me sia vita? Questo è solo un lavoro come un altro.
La vita la lascio fuori da tutto ciò!!" ...
-"I poliziotti non piacciono a nessuno". È questo che vuoi? La simpatia della gente?
Allora hai sbagliato mestiere!"
Il tenace agente investigativo Jim Wilson è un uomo reso rude e spigoloso dal duro lavoro a cui si dedica da anni con una solerzia che gli ha fatto mettere da parte poco per volta ogni altro aspetto della vita quotidiana.
Per questo l'uomo si ritrova a quarant'anni solo, senza famiglia né affetti, sempre più concentrato sul proprio lavoro che esegue con puntuale affidabilità, ma concedendosi metodi investigativi non proprio impeccabili dal punto di vista morale e civico.
Ripreso per l'ennesimo caso di violenza perpetrata ai danni di un testimone poco collaborativo, Wilson viene per punizione allontanato fino verso una remota regione del West, per aiutare la polizia locale in un caso di omicidio appena compiuto ai danni di una ragazzina.
Giunto in loco l'uomo viene coinvolto nella caccia al colpevole, in quei momento in pieno atto e, unitosi al padre della giovane vittima, uomo rude e diffidente nei confronti delle forze di polizia cittadine, finirà per riuscire a mettersi sulle tracce del colpevole, in un inseguimento senza tregua su strade accidentate dal manto nevoso.
Giungeranno presso una casa ove, accolti da una strana donna di mezza età, scopriranno in che modo essa è coinvolta nella brutta vicenda, e il poliziotto troverà anche il modo di riscattarsi a livello personale, dopo l'amaro epilogo della tragica storia.
Neve rossa, ovvero "On dangeorus ground" è un noir meraviglioso che unisce una suspence sapientemente dosata nel dispiego narrativo, ad una costruzione introspettiva sfaccettata di due personaggi che riescono grazie alla tragedia che li unisce, a trovare un modo per elevarsi e riscattarsi dalla solitudine verso la quale parevano entrambi inesorabilmente condannati.
Regia impeccabile per un Nicholas Ray in gran forma, capace di trattare molteplici e complesse argomentazioni con soluzioni secche e celeri che non ammettono inutili tempi morti, fornendo al film un ritmo ed una concisione che non impediscono ai personaggi di declinare ogni loro più intima e delineata sfaccettatura.
Ottima prova, una delle migliori della lunga carriera, per Robert Ryan (doppiato nella versione italiana dalla splendida voce sorniona e notissima per il telefilm sul detective pelato Kojak, di Lino Troisi), duro nei modi, gentiluomo nella concretezza dei fatti.
Stupenda pure Ida Lupino, che i rumors indicherebbero anche come co-regista, pur senza essere espressamente nominata: la bravissima attrice e regista entra in scena solo ad inizio secondo tempo, al trentottesimo minuto, ma da quel momento il suo drammatico e controverso personaggio, diviso tra l'affetto familiare e la necessità di obbedire ad un dovere morale per impedire la fuga di un assassino, spicca e brilla di luce propria, fornendo al personaggio controverso di Mary Malden una luce propria che lo rende figura indimenticabile e cardine della propria avventura cinematografica di attrice.
Nel ruolo del tenace e comprensibilmente sconvolto padre della vittima, il caratterista di molti celebri western Ward Bond è perfetto per tradurre la sete di vendetta che si concilia solo alla fine con una umanità di fondo che, per fortuna, spesso ma non sempre, è in grado di separare l'uomo dalla belva.
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