Regia di André de Toth vedi scheda film
NEVADA EXPRESS (1952)
Questo mese di Giugno 2015 lo ricorderò per aver fatto finalmente la conoscenza di Andre De Toth *, un grande regista, almeno per il genere western.
Anche in questo film il suo tocco personale, che ho scoperto vedendo due settimane fa "Cacciatori di frontiera", è riconoscibilissimo.
E ancora trovo narrata una storia tutt'altro che banale scandita con i tempi del "giallo".
"Randy" Scott, cui sto cominciando ad affezionarmi come merita dopo averlo trascurato colpevolmente per sessant'anni (!), è qui un ingegnere alle prese con una montagna da perforare (da ambo i lati, è un innovatore: "prima o poi si farà così") per aprire una galleria che consenta il passaggio di una nuova strada ferrata che unirà Virginia City a Carson City (titolo originale del film).
In questo caso noi spettatori sappiamo subito chi è il delinquente responsabile sinora delle rapine alle diligenze che trasportano l'oro estratto dalle miniere della zona e che si oppone, non dandolo tanto a vedere, alla novità causando vittime senza che i concittadini lo sospettino ed uccidendo senza pietà anche l'anziano direttore del giornale locale quando questi ne subodora le malefatte.
Ma i suoi concittadini, inizialmente contrari all'arrivo della ferrovia e poi entusiasti (perchè le "città sono come i denti: quando crescono fanno male, ma altrimenti non si diventa adulti"), lo scopriranno soltanto a un quarto d'ora dalla fine, per merito dell'ingegnere. E ci sarà la resa dei conti.
Ma nel film ce n'è ancora di apprezzabile, per esempio il rapporto col fratellastro geloso perchè vorrebbe la ragazza "destinata" a Randy, cinquantenne ancora in gran forma, come dimostra anche in una scazzottata veramente magnifica con un suo collaboratore al cui confronto lui, alto un metro e novanta, sembra un moscerino...e poi la paura per tanti di morire all'interno degli scavi per la galleria a causa di una frana non incidentale.. insomma, per un western tanta roba: film da vedere anche per chi non è patito di questo genere che continua ad affascinarmi.
Stupore ed emozione non più, è una conferma: dunque voto 4 stelle, per non esagerare.
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* Continuo a non mettere l'accento sulla e di Andre perchè nelle locandine originali dei suoi film che ho visto è scritto così: d'altra parte lui è ungherese e mi sembra plausibile.
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