Regia di Daniele Ciprì, Franco Maresco vedi scheda film
Quasi tre quarti d'ora di materiale assortito fra spezzoni andati in onda su Rai 3 (Cinico tv, chiaramente a notte fonda) e altri inediti, con protagonisti i soliti interpreti di C&M (Pietro Giordano, Giuseppe Filangeri, Francesco Tirone) e anche qualche simpatica 'new entry' (l'imitatore di Corrado è quanto di più disastroso ed esilarante al contempo; Fortunato Cirrincione, che non riesce neppure a pronunciare correttamente il proprio nome, è lo specchio di una in-civiltà umana/italiana in netto declino). Gli sketch sono collegati fra loro dalla tematica: si parla infatti della protettrice di Palermo, Santa Rosalia, e C&M intendono mostrare quanto siano prossime religione e superstizione; irresistibile l'intervista a Giuseppe Filangeri, ritardato mentale che - non riuscendo a ribattere al suo intervistatore - viene descritto come cieco, epilettico e stupratore di vecchiette, in un crescendo di nonsense, sarcasmo, grottesco. Nel finale compaiono alcuni minuti di riprese di un cielo fosco e minaccioso: quello dell'Apocalisse (autocritica degli autori) o una metafora del velo dell'ignoranza che ricopre le menti dei (religiosi) personaggi del mediometraggio? Bianco e nero, esterni, luci cupe, esseri umani malmessi, dialoghi surreali: è Ciprì e Maresco. 7/10.
Interviste (di una voce fuori campo) a personaggi improbabili sulla festa di Santa Rosalia, protettrice dei palermitani.
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