Regia di Robert Aldrich vedi scheda film
'Ulzana's raid' - il titolo italiano è abbastanza 'pietoso' - di Robert Aldrich è un western molto particolare che, in fin dei conti, risente del periodo in cui è stato girato. E' più che altro una lotta tra intelligenze e culture diverse, soldati e Apache, che cercano di prevalere gli uni sugli altri, in un territorio tanto bello quanto ostile.
Da una parte c'è il capo Ulzana, fuggito con uno sparuto gruppo di membri della sua tribù e dall'altra il giovane tenente DeBuin (Bruce Davison) e la sua squadriglia, con l'aiuto dell'esperto scout McIntosh (un disincantato Burt Lancaster molto in parte) e della guida indiana Ke-Ni-Tay.
I nativi, basandosi sulla conoscenza del paesaggio in cui si muovono e nonostante l'esiguo numero, lasceranno una scia lastricata di vittime prima della resa dei conti finale che riserverà grosse sorprese e gravi perdite anche tra i bianchi.
Il film è notevole sia per l'approfondimento psicologico dei vari personaggi, sia per l'uso che Aldrich fa di ellissi e fuori campo: difatti, delle (crudeli) azioni perpetrate dagli Apache ai malcapitati coloni che hanno la sventura di trovarsi sulla loro strada, vengono mostrati quasi sempre gli effetti finali e non l'atto in sé che, secondo la guida indiana, viene visto non come un'espressione di crudeltà gratuita ma un'azione atta a togliere il coraggio al nemico.
Gli intenti del regista e dello sceneggiatore Alan Sharp sono unicamente esplicativi di una cultura con aspetti poco conosciuti come quella degli Indiani d'America, non certo una giustificazione del loro agire.
Voto: 8.
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