Regia di Robert Aldrich vedi scheda film
Un gruppo di Apache fugge dalla riserva e si mette a razziare spietatamente le fattorie vicine. Un plotone di soldati, guidato da un tenentino al primo comando (Bruce Davison) ma rafforzato da uno scout disilluso (Burt Lancaster) e da un esperto indiano, cognato del capo ribelle, gli dà la caccia. Un western che si colloca in una fase di transizione fra il classicismo alla Ford e il revisionismo circolante a partire dalla fine degli anni ’60. Come in Soldato blu (1970) di Ralph Nelson, gli indiani non sono affatto buoni, tutt’altro: semplicemente, si trovano sul loro territorio. Il giovane ufficiale, figlio di un sacerdote e con la Bibbia nello zaino, attraverso i colloqui con tre dei suoi uomini (lo scout, l’indiano e un sergente) comincia a vedere la situazione nella sua concretezza: significativo soprattutto uno scambio con Lancaster, “lei odia gli Apache?” “no, sarebbe come prendersela con il deserto perché non c’è acqua”.
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