Regia di Nick Wickham vedi scheda film
17 giugno 2006, Hyde park, Londra: i Foo Fighters tengono una memorabile esibizione davanti a una folla incantata ed esagitata. Ma sul palco la situazione non è certo più tranquilla. La band ripercorre negli ottanta minuti di scaletta (almeno, quella qui filmata) la sua ultradecennale carriera con brani tratti dal primo album Foo Fighters (del 1995, scritto e registrato interamente dal solo Dave Grohl, appena fuoriuscito dai disciolti Nirvana) fino al più recente In your honor (2005, un doppio che ha consegnato però una band stanca e in lieve calo di ispirazione): un totale di cinque dischi, da cui vengono pescate hits del calibro di My hero, All my life, Best of you, Everlong e tante altre. Due sono le sorprese fondamentali di questa serata: Lemmy dei Motorhead, che sale sul palco per cantare Shake your blood, brano scritto appositamente per lui dallo stesso Grohl, sulla falsariga della sua più celebre hit, Ace of spades, per la fittizia band denominata ad hoc Probot; e un’entrata sul palco, nel finale, da parte di due dei Queen, il batterista Roger Taylor e il chitarrista Brian May, che realizzano il sogno del batterista dei FF Taylor Hawkins di sentirsi Freddy Mercury per una sera. Le doti vocali del ragazzo non sorprenderanno i fans della band, che lo avevano già sentito in un’altra cover, Have a cigar dei Pink Floyd, contenuta come b-side in un passato singolo. Questo film-concerto non ha certo alcunchè di particolare, oltre a sfoderare le citate guest star e a rappresentare la fotografia di una delle più grandi rock band del momento, in forma invidiabile; è comunque un documento assolutamente godibile e diretto con mano esperta dal regista di videoclip e concerti Nick Wickham, già visto al fianco di band altrettanto (o ancor di più) storiche quali Rem, Red Hot Chili Peppers e Cure. Sufficienza ‘politica’. 6/10.
Riprese dello spettacolare concerto londinese dei Foo Fighters, tenuto nel 2006, con ospiti di tutto rispetto come Lemmy dei Motorhead e due dei Queen, Brian May e Roger Taylor.
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