Regia di Gianni Puccini vedi scheda film
Un film leggero tipico di quegli anni, con un regista che inizialmente faceva sperare di più, venendo dalla critica cinematografica, ma che poi sia adagiò in un genere più facilotto, e quasi in fine carriera propose qualcosa di culturalmente più consistente. Un film che parte da una base tecnica discreta, ad iniziare dalla fotografia, firmata dal grande Di Venanzo ed ad un cast discreto ed affiatato, ma la storia e la conduzione sono nei binari ben precisi della commedia di genere e questo impoverisce un po' il tutto.
Una storia che poteva incidere di più sia alivello di comemdia che di brillantezza.
Una regia troppo inquadrata da una terminologia che godeva del momento
Un ruolo che portvava avanti da qualche film, prima della grande svolta
Un'accoppiata già sperimentata con Emmer e che tiene bene, anche se l'interpretazione non offre le scintille giuste
Cratterista che si ricorda sempre
Attore che passa alla caraterizzazione, ma che ha decisamente delle doti indubbie
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