Regia di Renato Castellani vedi scheda film
Nel carcere femminile delle Mantellate di Roma entra Lina, una giovane ragazza veneta che lavora a servizio presso una famiglia facoltosa. Senza rendersi conto ha dato al suo fidanzato la possibilità di rubare in casa dei signori e lei per difenderlo viene arrestata. In cella con Egle, comincia un processo di disillusione ben guidato dalla compagna più grande ed esperta che la porterà a perdere definitivamente l’ingenuità che la caratterizzava al suo ingresso.
Un bel film di Renato Castellani con la magistrale interpretazione di Anna Magnani che affronta il tema del carcere e di come questo possa essere di aiuto o meno ai fini di una eventuale riabilitazione. In particolare vengono analizzati i rapporti tra le detenute, caratterizzate da una variabilità di sentimenti che variano di momento in momento. L’amarezza di fondo della protagonista che vorrebbe legare a se nel medesimo destino tutte le detenute che passano per il carcere subisce una svolta quando dall’esterno arriva un segnale che qualcuno pensa a loro in modo inaspettato. Questa piccola iniezione di fiducia restituisce alla protagonista quel senso di umanità e protezione verso le compagne che aveva smarrito
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