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Nella città l'inferno

Regia di Renato Castellani vedi scheda film

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La recensione su Nella città l'inferno

di Baliverna
6 stelle

CONTIENE ANTICIPAZIONI - E' un film di ambientazione abbastanza originale, cioè un carcere femminile di Roma, ed è girato praticamente tutto dentro di esso. Le attrici sono quasi tutte donne, con l'eccezione di un cameo di Alberto Sordi; interpreta bene un cinico seduttore di domestiche di famiglie ricche, che poi usa per svaligiare le case in cui lavorano. Il film però è dominato da Anna Magnani (forse un tantino troppo, a momenti), anche se ufficialmente è co-protagonista con Giulietta Masina.
Al centro dell'opera troviamo il complesso rapporto che si instaura tra le due donne. La prima è dominatrice, disillusa dalla vita, e piuttosto cinica, anche se non cattiva nel vero senso; la seconda è innocente, ma soprattutto molto ingenua. Così all'inizio della vicenda. Il personaggio della Magnani, quindi, cerca di far capire alla candida servetta usata per un furto com'è fatta la vita, e come gira il mondo. E lo fa calcando la mano un po' troppo, cosicché gli effetti delle sue lezioni andranno al di là delle sue aspettative, e dell'opportuno. La cosa curiosa è che ella, da parte sua, diviene un po' meno cinica e disillusa, perché sembra svegliarsi in lei un sentimento di umanità e di attenzione al prossimo che pareva morto da tempo.
Questo percorso morale delle due donne viene rappresentato da Castellani (con la sceneggiatura della d'Amico) in modo soddisfacente, ma secondo me non molto nitido e preciso. A tratti si ha l'impressione che le attrici siano lasciate un po' troppo a briglia sciolta, e qualche momento mi sembra un po' diluito. Il corollario di personaggi del carcere, comunque, è definito bene e con umanità. I ritratti sono originali e alle volte colgono certi tipi di persona, e certe vite problematiche il cui riscatto è molto difficile. Questo è merito della sceneggiatrice. Quanto alla regia, la scelta di ambientare tutto il film nella prigione richiedeva forse una mano più ferma, maggiore attenzione alla durata delle scene, e un più attento dominio sulla trama e le attrici. Non chiedo poco, lo so. In ogni caso, è un film che vale la pena di vedere.

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