Regia di Enrico Lando vedi scheda film
Cinema (anche se la parola è grossa per una “cosa” del genere) di serie Z, d’altronde non c’era da aspettarsi molto visto che una cosa è utilizzare certi sketch per pochi minuti, e in televisione dove si chiude più facilmente un occhio, un’altra è quella di riproporli su larga scala per circa novanta (estenuanti) minuti di durata al cinema.
Per una (fetida) scommessa, lo scurrile Ruggero De Ceglie (Francesco Mandelli) impedisce al tranquillo figlio Gianluca (Fabrizio Biggio) di sposarsi, trascinandolo in un viaggio col fine di fargli sedurre la bellissima testimonial di una marca di intimo.
Lungo la strada ne combineranno di tutti i colori.
Deprimente pellicola che, nata da un “fenomeno” di origine televisiva, ha ottenuto un incredibile riscontro in sala (ma ad oggi, gli incassi quasi dimezzati del seguito sono un “buon” segnale), ma del tutto futile e senza futuro.
I “nostri” propongono un campionario di battute ripetitive (dopo aver visto il film ogni volta che incontro il mio amico Gianluca non posso che salutarlo, anche senza volerlo, con un sonoro “cazzo Gianluca”), situazioni appiccicate tra loro in maniera iper sbrigativa e, come vale per la maggior parte dei film comici italiani, una disattenzione pressoché totale verso la realizzazione sotto ogni punto di vista (della serie, inutile perderci tempo tanto non cambia niente per il pubblico medio che andrà a guardarlo).
Poi, ad essere generosi, capita qualche occasione nella quale una risata ti scappa, ma si tratta di fuochi di paglia, cioè proprio di una manciata di battute, spesso a dir poco grezze, alle quali poi seguono velocemente episodi di rara bassezza (per esempio tutta la parte dell’incontro di Gianluca con la “bella” è a dir poco disarmante).
Insomma non c’è praticamente (quasi) niente da salvare, la pressapochezza vince su tutto, e a mani basse, e non si può che sperare che il tutto arrivi a termine nel minor tempo possibile.
Semplicemente squallido.
Inutile spendere qualsiasi parola per una regia del genere.
Ho sempre provato una certa simpatia per lui fin dai tempi dei suoi esordi su MTV.
Anche qui mi sento di non cestinarlo del tutto, certo è uno dei fautori principali di cotanto scempio, ma sa comunque riciclarsi e proporsi più volte sotto mentite spoglie.
In ogni caso questo film non sarà uno dei motivi per cui me lo ricorderò con simpatia.
Spalla senza arte ne parte.
Semplicemente mediocre.
Mediocre.
Evitabile.
Il padre si rivolta nella tomba.
"Cazzo Gianmarcooooooo"!!
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