Regia di Kurt Hoffmann vedi scheda film
E' una commedia veloce e gradevole, che lascia spazio anche per qualche risatina ed è interpretata da quello che potrebbe essere chiamato l'Alain Delon tedesco. L'attore riesce a rendere simpatico il suo personaggio, benché interpreti il ruolo di un vero mascalzone, che si fa strada nella vita a forza di inganni, bugie, furti, seduzione... Le risate scaturiscono forse proprio dal vedere come quel furbone trova sempre il modo per farla franca, per spuntarla comunque, per togliersi dagli impicci che si era più che meritato. Felix Krull è inoltre uno sfacciato ruffiano, che blandisce e vezzeggia chi ha davanti. Il suo successo con le donne, poi, è quasi paradossale, tanto che si può anche divertirsi con l'ironia del regista in merito a come certi uomini riescono ad incantare e a ingannare le donne all'istante.
Tutto ciò non cambia la natura del personaggio, il quale, messa da parte la simpatia di Horst Buchholz, è in fondo solo un odioso furfante. Mi spingerei anche a dire che il film può essere visto come una riflessione su come certi individui, privi di qualità che non siano furbizia e scaltrezza, riescano ad arrampicarsi sino alle sfere più alte della società, lavorando poco o nulla, e arrivino persino a vivere sulle spalle degli altri. Il film è tratto da un romanzo di Thomas Mann.
La pellicola è sicuramente un buon intrattenimento ed è meritevole di rivalutazione, anche perché non compare sui piccoli (in tutti i sensi) schermi italiani da tempo immemorabile.
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