Regia di Peter Berg vedi scheda film
In Pearl Harbor erano fratelli di spirito, qui sono consanguinei: Alexander Skarsgård e Taylor Kitsch che più diversi non si può, e non parliamo solo dei tratti somatici. Il primo, capitano della marina quadrato e risoluto; l’altro, bambinone che rischia la galera per portare un burrito alla bionda dei suoi sogni. Si troveranno insieme sul cacciatorpediniere a fronteggiare un attacco alieno che la Terra si è cercata: quando gli scienziati hanno inviato una “richiesta d’amicizia” al Pianeta G, pensavano forse di essere su Facebook? I Transformers vanno al mare, e l’acqua salata libera vie respiratorie che credevamo occluse dal calcare. Acciaio stanco nel suo perpetuo sferragliare si risveglia in questo blockbuster, tripudio di eccessi roboanti, retorici, parossistici e temporali (131 minuti!), che affonda indiscutibilmente l’obiettivo: lo spacca. Dal più statico e vintage dei giochi da tavolo, disseppellito e svecchiato in formato videogame da Hasbro, la battaglia navale è il pretesto per allestire un baraccone sparatutto omnicitazionista. Tra musica tonitruante e ralenti titanici sull’imbarcazione a picco, patriottismo d’antan e AC/DC sparati a palla, Battleship è il film che (non) ti aspetti: un kolossal bidimensionale, multisensoriale e monoespressivo con (auto)ironia. Come il suo protagonista, il giovane irruente Kitsch, che imparerà l’arte della guerra benché pensasse che Sun Tzu fosse giapponese. o cellule cerebrali.
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