Regia di Nicholas Ray vedi scheda film
Un film molto off di Ray, una prova aperta che prese il via da una serie di lezioni universitarie che poi andarono oltre, essendo coinvolto dal loro entusiasmo, tanto da creare con loro un film collettivo, che dopo diversi rimaneggiamenti, è stato montato nella maniera giusta, anche se in multischermo con l’apporto della moglie del regista Susan. Colpisce la disponibilità concreta del grande regista per collaborare con i giovani studenti, un gioco fra verità e fiction che appassiona e diverte, e che spesso ci coinvolge frastornandoci fra realtà e finzione, fino al finale da grande autore del grande Ray. Il regista riesce ad imprimere un suo modo di lavorare e studiare e fa un film più che sperimentale, un vero e proprio cinema studio, per non dire laboratorio, dove porta le sue conoscenze e le condivide con i giovani allievi in maniera alla pari; infatti loro assorbono e lui si serve della freschezza dei ragazzi per attingere al loro mondo. Una bella iniziativa della Biennale di Venezia, in collaborazione con Marco Muller e Susan Ray, che con questo rimontaggio hanno messo a fuoco perfettamente la figura del grande regista.
una visione giovanissima per l'ultimo film di Ray
una voglia di sperimentazione e curiosità intellettuale formidabile
le sue ultime immagini mentre gira ed interpreta
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