Verso la fine degli anni Ottanta, il ceco Alois Nebel lavora all'interno della stazione ferroviaria di un piccolo paese al confine con la Polonia. È un uomo solitario che al contatto con la gente preferisce il tabellone degli orari dei treni e trova la serenità solo quando intorno a lui non c'è nessuno, quando avvolto dalle nebbie della sua mente può osservare l'arrivo di treni fantasma, carichi di vite e passati oscuri degli ultimi cent'anni della storia dell'Europa centrale. Portato in un sanatorio, Alois conosce il Muto, un uomo polacco che con sé porta una vecchia fotografia di quando è stato arrestato dalla polizia per aver attraversato il confine. Desideroso di capire le ragioni che lo hanno spinto fin lì, Alois scopre di avere molti punti in comune con lui e il suo passato.
Note
Tratto dall'omonima graphic novel di Jaroslav Rudis e Jaromir 99.
Il buon vecchio rotoscopio sa farsi valere anche nell'era tridimensionale. Nel caso di Alois Nebel, poi, i contorni bianconeri inseriti nel delicato contesto storico-onirico incidono sull'impatto visivo con un'immediatezza ancor più superiore di quanta ne susciterebbero novità e diavolerie tecnologiche dell'ultim'ora. L'esordiente Lunák adombra di estetica fumettistica una revenge-novel che… leggi tutto
Un disegno in bianco e nero è il triste contorno di un pensiero, o forse l’ombra stilizzata di un ricordo. Il mondo del ferroviere Alois Nebel è una desolazione invasa da un’indefinita allucinazione di morte. La sua quotidianità si ripete, sempre uguale, scandita dagli orari di arrivo e partenza dei convogli, in una piccola stazione del nord della Cecoslovacchia, vicino al confine… leggi tutto
Tratto dalla prima graphic novel ceca edita nel 2003 Bily Potok, l’esordio nel lungometraggio di Tomas Lunak Alois Nebel, scritto in collaborazione con l’autore Jaromir 99, è un progetto ambizioso, tecnicamente raffinatissimo, che lascia qualche dubbio all’uscita dalla sala. leggi tutto
Mi è piciuta sia la storia, sia l'animazione in bianco e nero, sia i personaggi. Alois Nebel è il classico solitario silenzioso, mite e ultrabuono, attorno al quale, nel tentativo di confonderlo, ruotano nebbie del passato e brutti ceffi con pochi scrupoli, ma anche spiragli di salvezza e di redenzione.Con una pacatezza molto intensa e molto incisiva, questo cortometraggio che a…
Un disegno in bianco e nero è il triste contorno di un pensiero, o forse l’ombra stilizzata di un ricordo. Il mondo del ferroviere Alois Nebel è una desolazione invasa da un’indefinita allucinazione di morte. La sua quotidianità si ripete, sempre uguale, scandita dagli orari di arrivo e partenza dei convogli, in una piccola stazione del nord della Cecoslovacchia, vicino al confine…
Tratto dalla prima graphic novel ceca edita nel 2003 Bily Potok, l’esordio nel lungometraggio di Tomas Lunak Alois Nebel, scritto in collaborazione con l’autore Jaromir 99, è un progetto ambizioso, tecnicamente raffinatissimo, che lascia qualche dubbio all’uscita dalla sala.
Il buon vecchio rotoscopio sa farsi valere anche nell'era tridimensionale. Nel caso di Alois Nebel, poi, i contorni bianconeri inseriti nel delicato contesto storico-onirico incidono sull'impatto visivo con un'immediatezza ancor più superiore di quanta ne susciterebbero novità e diavolerie tecnologiche dell'ultim'ora. L'esordiente Lunák adombra di estetica fumettistica una revenge-novel che…
Da quando hanno iniziato a fischiare le loro "blue notes" nelle praterie americane, i treni si sono impressi nell'immaginario di Hollywood e del mondo intero. Difficile che il loro binari non corressero paralleli a…
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