Regia di Justin Jones vedi scheda film
Lo attribuirei alla serie "un autistico salverà il mondo", nel senso che saranno le persone più isolate, emarginate e sottovalutate che possiederanno gli strumenti culturali ed intellettuali per trovare le soluzioni ai problemi reali e prioritari per l'umanità. I film apocalittici non sono la mia passione, ma quando mi capita cerco comunque di visionarli senza pregiudizi e disappunto, e se proprio sono demenziali ed orribili nella realizzazione, allora rinuncio a vederli fino alla fine. Quindi se arrivo alla fine significa che il film non era indecente o che mi sono imposto di vederlo per poi recensirlo su FilmTv. Quantum Apocalypse non è certamente tra i peggiori del suo genere, anzi è tra i migliori, questo ovviamente non significa che sia sufficiente, ma si avvicina alla sufficienza. In primo luogo perché pur essendoci tutti gli ingredienti del genere: buonismo, patriottismo, inserti da telenovelas, cooperazione tra militari e civili scienziati (con i militari che si sottomettono ai civili, ma quando mai?), ecc., in questo caso il tutto è condotto con sobrietà, eleganza, senza enfasi, la recitazione non è mai sopra le righe, a parte il ruolo attribuito alla Jacobsen, che si rivela troppo contratta e fuori contesto. La storia ha inoltre qualche variante scientificamente avanzata, frutto delle ultime teorie ed evoluzioni scientifiche (M – Theory, fisica e meccanica quantistica, astrofisica, materia oscura, ecc.), segno evidente che la consulenza scientifica non ha fatto difetto. E poi a differenza dei film concorrenti, dove i consulenti scientifici sono spesso inverosimili, approssimativi, poco credibili, abbozzati, in questo film i due giovani talentuosi e strambi, in particolare la ragazza assai bizzarra, sono effettivamente più realistici, in quanto i geni della matematica ed astrofisica sono effettivamente con quelle caratteristiche sia psicologiche che anagrafiche. Sugli effetti speciali apocalittici non hanno insistito molto, ed è stato meglio così, sia per una questione di budget, e sia perché non era lo scopo del film, molto più basato sulla caratterizzazione psicologica e l’interazione dei vari personaggi, sia gli scienziati e sia la famiglia che ha per componente un autistico adulto geniale che troverà la soluzione al problema di come bloccare la minaccia alla terra, solo perché è un individuo che ha la facoltà di memorizzare tutto e di elaborarlo ricorrendo alla matematica, che è la sua lingua primaria. Sui simbolismi contenuti in questa trama sorvolerei, non vorrei attribuirgli più meriti di quanti ne possegga effettivamente, comunque un 5,5 come voto credo sia ampiamente meritato a differenza della media del 3 che di solito assegno ai film apocalittici.
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