Regia di Abel Ferrara vedi scheda film
Il talento di Ferrara per , stavolta , un film "fantascientifico" ( di cui non ha assolutamente nulla del termine se non un pretesto di base ) disprezzato come al solito dal pubblico e ben inquadrato dalla critica. Qualcuno che si avvicinava a questo film forse aspettava di vedere Godzilla che butta giù i palazzi ed invece , fortunatamente aggiungerei , si ritrovano ad assistere un film bellissimo. La regia di Ferrara ci fa percorrere le ultime ore di una coppia di innamorati ( Defoe in palla come al solito ) che cercano di capire il senso dei loro gesti passati , facendo i conti con il presente e dimenticandosi completamente del futuro attraverso la paura che si cela dietro i loro occhi ; il film è ambientato quasi interamente in una stanza , segno che tutto quello di cui avevano bisogno stesse lì , a ricordargli che sono giunti al capolinea e ,bene o male , devono tirare le somme finali. Ferrara ripesca dal suo cilindro il suo tema tanto amato : la redenzione , su cui gira attorno tutto l'ingranaggio del film , facendo "spogliare" i protagonisti prima del grande salto nel vuoto ; Ferrara mette da parte la fotografia ruvida delle passate pellicole scegliendo una fotografia molto più delicata , lasciando che si consumi insieme ai protagonisti ; per quanto riguarda la regia , è molto attaccata ai protagonisti , di cui fa una rassegna ben precisa del prima e del dopo rispetto "L'ORA X" , senza mai cadere nel melenso o nel retorico. E tu , cosa faresti le ultime ore della tua vita ?
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