Regia di Abel Ferrara vedi scheda film
La fine del mondo, secondo il grande Abel. Il film è caricato sulle spalle di un nervoso, splendido, Willem Dafoe, suo attore feticcio, e di una fragilissima, deliziosa, Shanyn Leigh. Li chiude in un loft, a New York, e li segue nelle poche ore che mancano alla fine del mondo. Tutto è immerso nelle visioni mistiche di Ferrara, da sempre un filo rosso nel suo cinema, nel ripetersi ossessivo della tecnologìa, Skype ha un ruolo preponderante, vista come unico legame in un'umanità sfilacciata e colpevole e pronta per essere punita. Rimangono i corpi di Cisco e Skye, che Ferrara esplora, indaga e scava, come unica, finale, redenzione: "Ti amo e siamo già angeli". Grande film, di gran lunga superiore, per tema, al sopravvalutato "Melancholia".
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