Regia di Ann Hui vedi scheda film
il film della hui non comincia con l'avvertimento: "TRATTO DA UNA STORIA VERA", poichè ancor prima della straordinarietà di questo atto d'affetto che dovrebbe essere naturale, normale e dovuto, esiste la realtà di un bel film. non interessa che tutto ciò sia vero, anche perchè il benvenuto nella casa di riposo è abbastanza crudo. la vecchiaia non è una bella cosa, soprattutto quando si ammanta di demenza o alzheimer o puzza di merda o piscio. non ha bisogno di quella frase evidenziata di cui sopra il film della hui, perchè comunque chi va a vederlo lo sa perchè ne ha letto e quindi lo prende semplicemente come un valore aggiunto ad un film che trasforma un'esperienza di vita assolutamente ordinaria in un racconto aggraziato, dolce e morale senza essere moralisticamente ricattatorio. ed è per questo che la lacrima arriva ma solo alla fine e con difficoltà, sofferta dopo un lungo percorso. un film semplice che usa i clichè dei film sugli anziani per dar vita ad una bella esperienza. e se la yip è stata giustamente premiata, non bisogna dimenticarsi di andy lau; divo produttore che con la sua recitazione trattenuta mi ha emozionato in più di un'occasione. ottimo del resto anche l'attore che interpreta lo zio kim. la grazia delle cose semplice, senza l'ausilio di dolby surround assordanti o emozioni strillate.
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