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Damsels in Distress. Ragazze allo sbando

Regia di Whit Stillman vedi scheda film

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La recensione su Damsels in Distress. Ragazze allo sbando

di supadany
7 stelle

Raramente capita di assistere ad un film popolato da figure “teen-ager” che affronti questo lembo di vita cercando la strada dell’intelligenza, d’altro canto Whit Stillman non è certo un regista banale, o per lo meno non è della risma che ricerca il successo più “facilotto” come il sottotitolo italiano, “ragazze allo sbando”, potrebbe far immaginare.

Violet (Greta Gerwig) insieme alle sue amiche Rose (Megalyn Echikunwoke), Heather (Carrie MacLemore) e l’appena arrivata Lily (Analeigh Tipton) è impegnata nel difficile compito di cambiare la trasandata vita sociale del suo college, tra le altre cose gestendo un gruppo per aiutare i depressi a star meglio.

Quando nella loro vita subentreranno le attenzioni di alcuni ragazzi i rapporti tra loro inevitabilmente cambieranno.

 

I

l film è in sintesi un racconto anticonvenzionale dell’età del college che guarda con occhi, almeno in parte sostanziale, diversi la vita ed i caratteri di una parte dei ragazzi/e che stanno vivendo questa esperienza.

Si registra peraltro una vivace attenzione alla cura delle immagini, ed alcuni dialoghi, il film è decisamente logorroico, risultano forbiti ed allo stesso tempo dinoccolati, districandosi con equilibrio tra ironia a sfondo acido e digressioni anche più profonde ed esistenziali (per esempio vedasi la fuga di Violet).

Non mancano neppure qualche rapida puntata nel surreale, con situazioni al limite dell’astrazione, e un tocco di eleganza ed in questo tutti i richiami al tiptap offrono un collegamento particolare ad un’altra stagione (e di per se ad un altro cinema) così come la presenza “a tutto campo” della sempre più brava, e polivalente, Greta Gerwig riempie la scena sotto ogni punto di vista.

Poi all’opera di Whit Stillman manca forse qualche attributo per essere considerato più di un “semplice” film interessante (ad esempio qualche passaggio è un po’ anonimo e non mancano brevi frangenti di stanca), ma già così è prezioso per quella sensazione di “diversità” che riesce a servire (questo premesso che se lo si approccia come un classico teen movie si finisce a mal partito) .

Sfuggente.

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