Regia di Manetti Bros. vedi scheda film
Siamo in un futuro imprecisato dove non è preciso nemmeno il motivo (politico?) per cui gli alieni invasori abbiano nome e linguaggio cinesi; la trama è semplice, sembra la trasposizione di un soggetto poliziesco che si snoda e si struttura sul genere fantascienza adattandovisi in un susseguirsi di scene ad altissima tensione (anche elettrica) che può catturare l'attenzione di un pubblico più incline alla morbosa curiosità per l'originale che al brivido e alla suspense. La bravura di Ennio Fantastichini conferisce spessore alla pellicola.
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