Regia di Francesco Lagi vedi scheda film
È una discesa verso il basso Missione di pace, film di chiusura della Settimana della Critica al Festival di Venezia 2011. Viene coinvolta la tradizione della “commedia di guerra italiana” da Comencini a Monicelli ma anche la satira bellica statunitense, da Robert Altman (M*A*S*H), Barry Levinson (Good Morning, Vietnam) e Mike Nichols (Frenesie... militari). I presunti modelli sono però recepiti in modo confuso e il tono dissacrante si dissolve in una debole farsa dove il figlio ribelle pacifista in perenne contrasto con il padre, un capitano che guida i suoi soldati nei Balcani alla ricerca di un pericoloso criminale di guerra, crea dei duetti non lontani dai cinepanettoni sparsi in giro per il mondo. Francesco Lagi, che aveva già diretto l’episodio Balandòr del collettivo 4-4-2. Il gioco più bello del mondo, non spinge a fondo il pedale del demenziale. A quel punto si potevano davvero mandare all’aria tutte le regole in una potenziale e apparente insana follia, ma le “visioni” si riducono alle apparizioni di un orso e a Filippo Timi che passa dal robusto Mussolini di Vincere alla caricatura di Che Guevara dentro l’Ikea. Gli oggetti che si animano da soli (il carro armato che tira giù una campana) sono pura illusione, poi tornano al loro posto. I dettagli soffocano l’ispirazione, con Silvio Orlando quasi maschera da commedia dell’arte che cerca di fare meno danni possibili.
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