A Milano, Monica (Claudia Gerini) conduce una vita tranquilla nonostante un passato che ogni tanto torna a tormentarla. Abbandonata appena adolescente dalla madre e cresciuta da un padre molto religioso e afflitto dai sensi di colpa, ha ormai superato i quarant'anni, ha una relazione stabile con il suo capo, un uomo sposato, ed è una formatrice aziendale che applica la filosofia classica al mondo del lavoro, ritrovandosi spesso a indorare la pillola a manager e impiegati di aziende in ristrutturazione. La morte improvvisa del genitore, però, la porta a rimettere in discussione ogni aspetto professionale e personale, cercando di recuperare la propria identità grazie all'avvicinamento al figlio della sorellastra e alla presa di distanza da un ambiente che la usa solo come strumento per manipolare i dipendenti e giustificare scelte poco etiche.
Note
Il mio domani tenta un ritratto non convenzionale di donna, affidandosi a un’interpretazione intensa della Gerini costruita essenzialmente su silenzi e non detti. Se da un lato emerge il ricordo della lezione di Michelangelo Antonioni, dall’altro il film inciampa nella descrizione di una provincia ancorata a un cattolicesimo ossessivo. La regista, però, evita facili psicologizzazioni, si tiene aggrappata al corpo della sua attrice, e mette in piedi un paesaggio interiore di donna credibile. Se dunque non sempre la sceneggiatura serve le ambizioni del film, l’occhio di Marina Spada riesce il più delle volte a cavarsi d’impiccio delineando un ritratto sofferto di una crisi che è sia economica sia emozionale.
Film lento e assai lagnoso,brava come spesso la Gerini ma qua ci s'annoia moltissimo e rende pesante la visione una Storia deprimente e per di piu' messa in visione in Estate (che ci vogliamo almeno divertire gioiosamente …) !!! voto.4.
Claudia Gerini è proprio brava. Una delle migliori attrici del cinema taliano di sempre. La recensione è troppo breve perciò ho aggiunto che "la recenzione è troppo breve".
Non c’è futuro se il presente è vacuo. Monica Barbieri è una donna sola. Abbandonata dalla madre quando aveva solo sette anni, adesso che è una trentenne in carriera vive di relazioni sentimentali precarie e di un lavoro che le procura solo inimicizie. I suoi punti di riferimento sono, in realtà, posizioni scomode, come quella dell’amante del capo, un uomo sposato, e quella della… leggi tutto
Terzo film per Marina Spada che intraprende un percorso alto negli obiettivi e complicato da conseguire dal lato pratico col risultato più evidente di dar vita ad un film stridente (da un certo punto di vista anche giustamente) che tanto vorrebbe e che in fondo un po’ poco dimostra.
La vita della quarantenne Monica (Claudia Gerini) sembra tranquilla, quando in realtà la… leggi tutto
Una donna immersa nell'abitudine dei propri gesti. Il lavoro, le mansioni domestiche, gli spostamenti comandati e quelli scelti per incontrare quello che resta di un'umanità ridotta all'osso: il padre, incattivito dalla vita e recluso in un esilio volontario, la sorella, madre precaria di un figlio problematico, ed un amante presente quel tanto che basta per ricordarsi la mancanza di un… leggi tutto
Non so se dopo il premio per la miglior regia vinto al Mar del Plata film festival nel 2007 (Come l'ombra) l'opera numero tre di Marina Spada si sia aggiudicata qualche alloro anche al festival del cinema di Strangolagalli (FR) o a quello di Gardone Val Trompia (BS). Fatto sta che la regista meneghina, classe 1958, ha uno stile cinematografico ben riconoscibile e pertanto assai adatto alle…
Monica (Claudia Gerini) lavora in una grande azienda, dove tiene alcuni corsi e mantiene una relazione ondivaga con un collega. Suo padre è un fanatico religioso ed è malato. Suo nipote - un ragazzino dallo sguardo triste - decide un giorno di passare un po' di tempo da lei.
Marina Spada prosegue con la sua poetica di un cinema (a volte fin troppo) minimalista, essenziale,…
Terzo film per Marina Spada che intraprende un percorso alto negli obiettivi e complicato da conseguire dal lato pratico col risultato più evidente di dar vita ad un film stridente (da un certo punto di vista anche giustamente) che tanto vorrebbe e che in fondo un po’ poco dimostra.
La vita della quarantenne Monica (Claudia Gerini) sembra tranquilla, quando in realtà la…
Un bel ritratto di donna e le sue solitudini raccontato dalla regista come sapevano fare i nostri grandi vecchi registi tipo Lattuada o Pietrangeli.Tutto descritto in modo semplice e coraggioso visto che girare pellicole italiane di genere drammatico oggi lo si puo' considerare un azzardo,percio' da vedere, con una Claudia Gerini ben calata nel suo personaggio.
Non c’è futuro se il presente è vacuo. Monica Barbieri è una donna sola. Abbandonata dalla madre quando aveva solo sette anni, adesso che è una trentenne in carriera vive di relazioni sentimentali precarie e di un lavoro che le procura solo inimicizie. I suoi punti di riferimento sono, in realtà, posizioni scomode, come quella dell’amante del capo, un uomo sposato, e quella della…
SACRIFICIO CAMBIAMENTO CONDIVISIONE Questi sono i punti cardine che Monica, manager che si occupa di formazione aziendale, cerca di instillare nella mente e nelle attitudini del personale di un grande gruppo in corso di ristrutturazione; Monica è una donna motivata, decisa, che crede in quello che insegna e lo si vede da come si impegna nel comunicare la nuova politica di cambiamento ai suoi…
Il mio domani è un film dalla scrittura molto riuscita e molto moderna, che non perde tempo in preamboli e precipita lo spettatore fin dalla prima scena nel vivo dell'azione, sebbene presto si scopra che ciò a cui si assiste è in realtà solamente una grigia routine esasperante. La sceneggiatura di Maria Grazia Perria, Daniele Maggioni e della regista è realmente un ottimo congegno, che al…
Una donna immersa nell'abitudine dei propri gesti. Il lavoro, le mansioni domestiche, gli spostamenti comandati e quelli scelti per incontrare quello che resta di un'umanità ridotta all'osso: il padre, incattivito dalla vita e recluso in un esilio volontario, la sorella, madre precaria di un figlio problematico, ed un amante presente quel tanto che basta per ricordarsi la mancanza di un…
Monica (Claudia Gerini), docente di corsi di formazione per manager, vive sospesa fra l’ombra del padre e i ricordi d’infanzia che fatica a gestire, alla luce di un presente professionale e sentimentale estremamente difficile. Terzo lungometraggio di Marina Spada, Il mio domani è un film che tenta un ritratto non convenzionale di donna, affidandosi a un’interpretazione intensa della…
Dopo aver scaldato i motori con la proiezione fuori concorso di The Lady, il Festival di Roma entra nel vivo con il Concorso presentando ben tre film, di cui… segue
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Commenti (2) vedi tutti
Film lento e assai lagnoso,brava come spesso la Gerini ma qua ci s'annoia moltissimo e rende pesante la visione una Storia deprimente e per di piu' messa in visione in Estate (che ci vogliamo almeno divertire gioiosamente …) !!! voto.4.
commento di chribio1Claudia Gerini è proprio brava. Una delle migliori attrici del cinema taliano di sempre. La recensione è troppo breve perciò ho aggiunto che "la recenzione è troppo breve".
commento di kubritch