Regia di Michael Greenspan vedi scheda film
La particolarità che mi ha attratto al punto di vedere questo film è stata la sua premiazione al TFF, il Torino Film Festival, rimango sempre impresso davanti a genere di lungometraggi come questi. Ho notato una certa somiglianza con "Modus Anomali" un vero capolavoro che, per disgrazia, non è mai stato distribuito in Italia, e credo che per motivare meglio il mio disprezzo per "Wrecked", dovrei metterli a confronto. Dunque, mi esprimerò brevemente ed esplicitamente: in questo film c'è un ritmo assolutamente lento, il film sembra non decollare mai, sopratutto nella prima parte quando ci ritroviamo di fronte ad Adrien Brody che non riesce a muoversi in macchina, essendo incastrato. La mancanza di ritmo è senz'altro un grosso difetto, ma non è l'unica questione che mi ha convinto nella mia decisione, c'è anche la notevole assenza di tensione. E' necessario segnalare che ci troviamo di fronte a un lungometraggio indubbiamente piatto, e che il regista (in questo caso) non sia riuscito a creare alcuna atmosfera inquietante, e ci abbia portati ad assistere a un finale deludente, niente di sorprendente.
Passo subito al meglio, "Modus Anomali" ha una tensione palpabile che circola totalmente lo spettatore senza dargli via di fuga, un viaggio sensoriale, che lo costringe a porsi ininterrotte domande fino ad arrivare a una conclusione. Entrambi i film hanno lo stesso tema: un uomo disperso in una foresta si accorge di non ricordarsi nulla del suo passato, e come dice lo slogan nella locandina, non si può fuggire al proprio passato. Eppure avevo apprezzato diverse interpretazioni del protagonista in vari film, provo una frustazione incredibile per questo film, il tema principale non era male e poteva essere sviluppato meglio.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta