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Headhunters - Il cacciatore di teste

Regia di Morten Tyldum vedi scheda film

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La recensione su Headhunters - Il cacciatore di teste

di LIBERTADIPAROLA75
10 stelle

La globalizzazione genera mostri. Roger, il protagonista, è un “Cacciatore di Teste”, cioè si occupa di selezionare dirigenti di azienda. Non è tanto alto ma il suo vanto è la moglie, una stangona bionda del quale è molto geloso. Per non perderla, pensando che il benessere economico la tenga legata a sé, ha iniziato la doppia attività di ladro di opere d’arte. In più ha una altrettanto bella amante che abbandona quando questa decide di essere qualcosa di più di una semplice ruota di scorta. E non è la sola persona che lui consideri un oggetto da utilizzare a suo piacimento. Acquisterà umanità il giorno che, in seguito ad una persecuzione senza apparente motivo, la sua vita si trasformerà in un incubo nel quale tutti quelli che gli stanno attorno rappresentano minacce e non sa di chi può ancora fidarsi. La crisi ci ha insegnato (ma c’è ne eravamo accorti già prima) che il Pianeta Terra è una sorta di Risiko dove i suoi abitanti fanno parte di un gioco a “Tutti contro Tutti” e gli elementi che lo compongono sono fatti di materia organica, escrementi e liquidi seminali. Dopo un inizio carico di sesso seguito da una elegante rappresentazione del nuovo Yuppismo Nordeuropeo e di citazioni dal fumetto (e film) DIABOLIK assistiamo a scene dove il protagonista si rifugia in una latrina piena zeppa di escremento, si sfondano crani con cervella in bella mostra e corpi semimaciullati coperti di sangue, metafora di una società alla deriva dove l’unica cosa che conta è il benessere personale (la situazione politica europea degli ultimi quindici anni praticamente questo è stata e questo è ancora, soprattutto in Italia!!!), il tutto condito da una ironia che non guasta affatto anzi è efficace alla rappresentazione. Molto simile ai recenti DRIVE e DISTRICT 9. Superlativo nelle scene d’azione (la sequenza dell’autovettura che salta nel burrone è da antologia!!!). Soluzione finale a sorpresa. Vincitore del Leone Nero (si chiama proprio così! Ih ih!!!) al Noir in Festival 2011 di Courmayeur (premio meritatissimo!), è una delle principali attese della prossima stagione cinematografica.

Cosa cambierei

Nulla!!!

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