Regia di Laurent Tirard vedi scheda film
Quarto film dedicato alle bande dessinée di Goscinny & Uderzo, tratto dagli albi Asterix e i Britanni e Asterix e i Normanni. La nuova missione dei Galli? Aiutare Sua Maestà la Regina di Britannia a fronteggiare l’abituale invasione romana. Laurent Tirard, già responsabile di un adattamento da Goscinny, il très jolie Il piccolo Nicolas e i suoi genitori, cerca di far dimenticare l’imbarbarimento (altro che i Normanni) di Asterix alle Olimpiadi, con un film maggiormente controllato a livello formale. Inquadrature rese statiche dal peso delle macchine 3D ricordano la composizione del quadro fumettistico, l’asticella del triviale è decisamente abbassata, Baer lascia al palo i precedenti Asterix e Depardieu, quando è lontano da spot e da Putin, sa ancora modulare due o tre espressioni che lo rendono simpatico. Rimane però il vizio principale. Gli attori non interpretano personaggi: partecipano a un carnevale, giocano con il travestimento, tra la farsa e il demenziale, come in una remunerativa vacanza premio nello stereotipo culturale (anche se Deneuve e Lemercier, donne in un format maschile, sono due tocchi di grazia attoriale). Come a dire: comoda (ma più garbata) sciatteria e dispendio di risorse. Allo stesso noncurante modo, il racconto è una raccolta di sketch?e intere scene sono pretesti per satireggiare sul presente (Strauss-Kahn, l’immigrazione, le coppie omosessuali). Non che sia un male, di per sé. Ma non fa nemmeno ridere. G.S.
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