Trama
Nel 1925, in piena ascesa di Benito Mussolini, i confinati politici vengono trasferiti in una piccola isola prigione, sperduta nel Mediterraneo, dove vive un commissario di polizia insieme alla propria moglie, stanca di quell’ambiente che sente ostile e lontano da lei. Quando sul luogo si verificano alcuni delitti, strane apparizioni cominciano a tormentare la donna, decisa ad andar via il prima possibile ma costretta a rimanere a causa delle indagini condotte dal marito e a confrontarsi con inquietanti segreti che celano le ombre di un mondo di pazzi, mentecatti, emarginati, mostri e diavoli.
Approfondimento
L'ISOLA DELL'ANGELO CADUTO: ESORDIO ALLA REGIA DEL GIALLISTA LUCARELLI
L'isola dell'angelo caduto rappresenta l'esordio alla regia di Carlo Lucarelli, affermato scrittore di letteratura noir. Dopo che due dei suoi personaggi - L'ispettore Coliandro e Il commissario De Luca - sono diventati protagonisti di serie televisive e il romanzo Almost Blue è stato trasposto al cinema da Alex Infascelli, Lucarelli porta sul grande schermo la storia tratta da uno dei suoi libri più venduti. Ambientato in un'isola prigione durante l'ascesa di Mussolini, Lucarelli costruisce un thriller in sospeso tra storia e mistero, così presentato in occasione della partecipazione in concorso, nella sezione Prospettive Italia, al festival internazionale del cinema di Roma: «Quando ho scritto L’isola dell’angelo caduto, romanzo di genere giallo – cioè due cose ben precise con regole, canoni e grammatiche proprie, e propri modelli e maestri - mi sono lasciato così prendere dalla narrazione che ho rubato tutto quello che mi serviva da altri generi, altri modelli e altre grammatiche, mescolando tutto insieme con l’unico criterio di mantenere una certa diabolica magia. Nello scrivere e realizzare il film ho fatto lo stesso. Ci sono maestri, esempi e modelli grandissimi del cinema ai quali ho rubato quello che potevo – nel senso delle mie limitate possibilità - ma soprattutto ho rubato anche ad altre grammatiche e ad altri generi, ad altri strumenti, come per esempio il fumetto o la musica. Non mi paragono neanche ai maestri del cinema italiano e neppure a quelli specificatamente di genere. Mi basterebbe essere riuscito a raccontare la mia storia con una certa diabolica magia».
Note
Esordio alla regia per lo scrittore Carlo Lucarelli e adattamento del suo omonimo romanzo.
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