Renato Zero è in tournée con il suo agente Dollaro, il suo assistente Mignolo e la sua cameriera Zucchero. Un giorno riceve una lettera contenente minacce di morte: uno sconosciuto, che si firma Ciao nì!, scrive che lo ucciderà "alle prime luci della ribalta". Il cantante, con l'aiuto del suo psicanalista Super Io, si mette allora a scavare nel proprio passato, per risalire all'identità del suo potenziale assassino.
Note
Nel film, Renato Zero intepreta canzoni tratte dagli albumi Zerolandia ed EroZero.
Il cult movie dei sorcini. Molto concerto e poco film, perché all'epoca il cinema, all'occorrenza, serviva anche per fare réclame, alla musica, ai personaggi, alle idee. E il passaggio sul grande schermo equivaleva spesso ad una consacrazione ufficiale, consegnando ad una platea di grandi e piccini tutte quelle realtà che, altrimenti, sarebbero rimaste confinate dentro… leggi tutto
Renato Zero parte in tournée con il suo carrozzone pieno di poetiche canzoni e fantasiosi trucchi. Ma un misterioso “Nì” comincia a mandargli minacce scritte di morte.
Denso di uno strano senso dell’umorismo e pregno di esibizioni canore di interi brani, questo Ciao Nì è il primo e ultimo film di Renato Zero come attore protagonista, cosa che in… leggi tutto
Renato Zero parte in tournée con il suo carrozzone pieno di poetiche canzoni e fantasiosi trucchi. Ma un misterioso “Nì” comincia a mandargli minacce scritte di morte.
Denso di uno strano senso dell’umorismo e pregno di esibizioni canore di interi brani, questo Ciao Nì è il primo e ultimo film di Renato Zero come attore protagonista, cosa che in…
Come scrive chribio, questo film mi sembrava di averlo già commentato, e invece no. In ogni caso, l'operazione era autoreferenziale all'epoca e oggi può interessare solo i fan incalliti di Renato Zero. Anche la trama giallognola costituisce un pretesto per far esibire il cantante romano nei suoi pezzi di maggior successo di quei tempi.
Film patchwork fatto di concerti e storia, tanta carne al fuoco per una trama esile e ingenua, girata neanche tanto bene, si poteva fare molto di più e gli spunti c'erano tutti. Ebbe comunque uno straordinario successo per l'effetto sorpresa e battè persino gli incassi di Superman.
Il cult movie dei sorcini. Molto concerto e poco film, perché all'epoca il cinema, all'occorrenza, serviva anche per fare réclame, alla musica, ai personaggi, alle idee. E il passaggio sul grande schermo equivaleva spesso ad una consacrazione ufficiale, consegnando ad una platea di grandi e piccini tutte quelle realtà che, altrimenti, sarebbero rimaste confinate dentro…
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Commenti (1) vedi tutti
Tanto per cominciare Fellini, e non lo dico per vantarmi, non era neppure romano e poi non cantava o se cantava cantava male.
commento di michel