Regia di Oliver Stone vedi scheda film
Grandissimo film di denuncia sulla situazione dei reduci dalla guerra in Vietnam. Oliver Stone dimostra, qualora ce ne fosse stato bisogno, di essere un regista completo. Abile sia dal versante tecnico nelle scene d'azione (la prima parte è un war movie) sia in quelle più impostate e congeniali a un dramma che da singolo diviene collettivo. L'orrore della guerra, le ferite insanabili sia fisiche che psicologiche, il mancato riconoscimento dei connazionali, il vedersi tramutare da eroi a soggetti criticati e non considerati fino a rendersi conto di aver combattuto e sacrificato la vita per interessi altrui confidando in uno stato che ha tradito la parola data.
Notevole Tom Cruise, in una delle sue migliori interpretazioni e in un ruolo complesso. Il personaggio muta diametralmente il proprio atteggiamento. Cresce e perde la spensieratezza della gioventù, uccisa, più che dai danni lasciati dalla guerra, dalla consapevolezza di aver creduto in ideali che si sono rivelati mendaci nonché sorretti dalle menzogne. Un Oliver Stone, come sempre a inizio carriera, privo di filtri e pronto a penetrare nel cuore della questione. Forse il suo capolavoro in una filmografia da grandissimo. Lunghissimo, eppure non pesante. Eccezionale, poc'altro da dire.
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