Regia di Harold Ramis vedi scheda film
Tutti ce la mettono tutta. Eppure non basta.
Ho guardato questo film con le migliori disposizioni, soprattutto perché è diretto da un regista che avrebbe poi girato “Ricomincio da capo”, film di cui ho perso il conto delle visioni. Inoltre, conoscendo la lingua, l'ho visto in inglese (tra l'altro la dizione degli attori è ottima). Insomma, non credo di aver perso nulla. Pertanto, posso affermare, a ragion veduta, che il film sia non del tutto riuscito.
L'intenzione era, evidentemente, fare una satira della famiglia media americana anni '80. Ma la satira richiede un equilibrio e una misura difficili da mantenere, e l'umorismo deve essere sottile. Qui, invece, è di grana grossa, anche se non a livello della pagliacciata.
La comicità funziona solo a tratti: alcune volta fa ridere, ma più spesso gira a vuoto; altre volte, persino, era da evitare. Mi riferisco a certe scene di umorismo nero, cinico, secondo me indifendibile.
Che cosa c'è di buono, dunque? La simpatia degli attori, compresi – caso raro – degli adolescenti (i figli della coppia protagonista e degli amici), certi dialoghi buffi tra marito e moglie, e le scene di Chevy Chase con la bionda in cerca di compagnia. Tutto sommato, lo si guarda senza sforzo fino alla fine, ma chiedere di più è decisamente lecito.
Harold Ramis, giovane e acerbo, si stava ancora facendo le ossa, in vista di quel capolavoro che è “Ricomincio da capo”.
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