Regia di Art Linson vedi scheda film
Primo film biografico che sia mai stato realizzato sulla vita di Hunter S. Thompson, purtroppo sconosciuto e non distribuito nel nostro paese (e quando mai), ove non ha mai ricevuto la minima attenzione, al contrario del suo prequel "The rum diary - Cronache di una passione" e del suo sequel "Paura e delirio a Las Vegas", entrambi interpretati da Johnny Depp.
The rum diary racconta le esperienze vissute da Thompson nel periodo in cui cercò di emergere come giornalista in una stupenda Portorico dei primi anni '60, mentre questo film si sposta un po' più avanti nel tempo e precisamente in Colorado dove Thompson che vive in un ranch, cerca di scrivere un articolo su alcune delle sue disavventure vissute in una San Francisco di fine anni '60. Tipo quando s'era fatto coinvolgere dal suo amico avvocato Carl Lazlo a prendere, durante un processo, le difese di alcuni giovani arrestati per possesso di marijuana (Lazlo ad un certo punto venne pure accusato di oltraggio alla corte per aver attaccato il pubblico ministero) o ancora quando s'era fatto coinvolgere sempre da Lazlo, ricomparso nella sua vita dopo quattro anni, come una specie di maledizione, in una brutta storia di contrabbando di armi illegali in America-Latina.
Per quanto questo film sia meno grottesco di "Paura e delirio a Las Vegas", è comunque molto divertente e godibile. La trama pur sembrando un collage misto e discontinuo di scene esilaranti (mitica soprattutto quella finale sull'aereo), è abbastanza ben sviluppata, ha un buon ritmo, dei dialoghi e delle riflessioni brillanti e riesce ad illustrare con successo lo spirito ribelle, pazzoide e goliardico di Thompson e del suo stile giornalistico "gonzo". I personaggi inoltre, sono tutti molto ben caratterizzati (Lazlo è di certo quello più matto e spassoso di tutti) e francamente non so neanche dire se mi sia piaciuto più Johnny Depp nei panni di Thompson o Bill Murray (che qui un po' assomiglia ad entrambi devo dire). Li ho trovati tutti e due molto simpatici, carismatici e ben calati in tale ruolo.
Per chi capisce l'inglese ed è un estimatore di Hunter S. Thompson, consiglio vivamente di guardarsi questo film perchè è una chicca imperdibile. E' un film davvero ben fatto e simpatico che merita di essere rivalutato anche se datato.
Troppo simpatico nei panni dello svitato Lazlo.
Ottima immedisimazione in un personaggio complesso come quello del geniale Hunter Thompson,
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