Regia di Renato Polselli vedi scheda film
Il solito lavoraccio sconclusionato del solito Polselli, che si firma sotto pseudonimo (Ralph Brown), scrive da solo la sceneggiatura e si autoproduce (GRP cinematografica). Anche il cast è composto da affezionati (quanto discutibili) interpreti di precedenti e futuri lavori del regista, da Raul Lovecchio a Mickey Hargitay a Marcello Bonini; su tutti spicca la bellissima Rita Calderoni, altrettanto traballante degli altri sul piano della recitazione. Un po' di sangue, qualche scena di nudo - assolutamente gratuita - e una trama senza capo nè coda costituiscono i motivi di interesse per gli amanti del trash italico anni '70, oltre alla consueta mano maldestra di Polselli che riesce a rendere psichedelico un film probabilmente soltanto diretto e montato male. Indice dell'approssimazione con cui venivano licenziate queste pellicole sono già i titoli di testa, nei quali incomprensibilmente alcuni attori vengono citati per nome e cognome, altri per cognome e nome (!). Un disastro come opera cinematografica, Riti, magie nere e segrete orge nel trecento per i suoi evidenti, citati limiti purtroppo non riesce neppure a costituire materia di culto / risate trash. La Calderoni oltrettutto viene giustiziata dopo appena venti minuti (ma i satanisti continueranno a straziare il suo cadavere per almeno altri dieci, con soddisfazione dello spettatore: anche perchè dopo non ci sarà praticamente più nulla da vedere). 1,5/10.
Nel trecento in un maniero Isabella venne sacrificata in quanto ritenuta una strega; sei secoli dopo nello stesso luogo si compiono riti molto simili...
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