Regia di Olivier Marchal vedi scheda film
Marchal torna dietro la macchina da presa dopo il discreto "L'ultima missione", narrando la storia realmente accaduta della banda dei lionnesi, che imperversò per metà Francia negli anni settanta. Momon (Lavin), ex boss della banda, ritiratosi a vita privata, sarà costretto a tornare in azione per aiutare l'ex socio ed amico di una vita Suttel (Karyo), finito improvvisamente in cella. Ma c'è qualcun'altro sulle tracce del neo galeotto, qualcuno che lo cerca per soldi. Momon, per difendere l'amico, rischerà tutto.
C'è molto del nostro Romanzo Criminale, specie nei flashback, che però non riescono a dare quel qualcosa in più alla narrazione. Intendiamoci, Gang Story è sulla carta un lavoro completo, c'è una bella storia di amicizia, c'è la giusta dose di azione, l'intrigo avvince anche se un pochino didascalico, insomma il film si pone come poliziesco di livello, oltre la media Hollywoodiana sicuramente. Ma non oltre la media del genere, così come lo sanno fare loro, i francesi. Da Marchal ci si aspettava qualcosa di più, non tanto in torpiloquio e violenza (eccessivi ed ostentati - il cinema dell'ex poliziotto è così, prendere o lasciare) ma a mancare è quel senso di epica e solennità, che ad esempio aveva "36 Quai des Orfevres",e che invece qui sembra un tantino forzato. I protagonisti pero' hanno le faccie giuste, dall'intenso Gerard Lanvin al più noto Karyo, passando per i comprimari Renaud, Rabourdin e soprattutto Daniel Duval, uno che ha il crimine stampato fra le rughe, Marchal in fase di casting non sbaglia un colpo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta